Nel gruppo C verso Euro 2020 l’Olanda batte la Germania 4-2 e torna in corsa in classifica. Vantaggio tedesco con Gnabry al 9’, nella ripresa succede di tutto. De Jong pareggia al 59’, l’autorete di Tah al 66’ ribalta tutto, Kroos al 73’ fa 2-2 su rigore per fallo di mano di De Ligt, ma Koemann gode grazie a Malen al 79’ e Wijnaldum al 91’. Germania ferma a 9 punti, Olanda che risale a 6, Irlanda del Nord prima da sola a 12.
A marzo l’aveva spuntata la Germania nel recupero, ad Amburgo il finale sorride all’Olanda che così ottiene una vittoria importante per la classifica. Koemann ora ha 6 punti in tre gare, Low resta a 9, ma con quattro partite giocate, mentre davanti a tutti la sorpresa Irlanda del Nord è a punteggio pieno dopo quattro turni.
Alla vigilia della sfida contro l’Olanda era stato indicato da Low come l’unico sicuro di un posto dal primo minuto. Serge Gnabry al 9’ dimostra il perché il ct tedesco punti con così tanta convinzione su di lui. Kimmich, ex difensore convertito a centrocampista, taglia in due la linea olandese trovando la corsa di Klostermann dietro Promes, conclusione ravvicinata non irresistibile salvata in qualche modo da Cillessen che poi non può nulla sul tiro sporco di Gnabry, imprendibile anche per van Dijk appostato sulla linea di porta. Poco prima era stato Depay a inaugurare le occasioni con un tiro dal limite respinto dai pugni di Neuer. L’Olanda tiene tanto il pallone, la Germania costruisce una linea a cinque senza concedere profondità e gli Orange sono costretti a snervarsi in un’infinita serie di tocchi poco insidiosi. La Germania, invece, si rende ancora pericolosa nel finale, quando Kroos quasi non crede allo spazio che ha al limite, pallone che gli ritorna tra i piedi e tocco di prima per Reus che lascia sfilare e calcia, trovando la manona aperta di Cillessen a evitare il doppio svantaggio olandese.
Olanda che a inizio ripresa prova a sistemarsi in campo con delle posizioni più simili a quelle tedesche e il pericolo per Neuer arriva presto. Giocata un po’ fortuita di Dumfries che poi rimette indietro per la botta di Wijnaldum, ancora una volta poco angolata. Improvviso al 59’ arriva il pareggio olandese su un doppio svarione della difesa tedesca: Babel mette un pallone indietro che sembra innocuo, Tah va fuori equilibrio e cade, Schulz è anticipato da De Jong che non ha difficoltà a punire Neuer e tutta la Germania. Pochi minuti e si ribalta tutto. Al 66’ van Dijk va più alto di tutti su un calcio d’angolo e schiaccia, Neuer respinge di lato, ma corto, e permette a Depay di rimettere in mezzo. Babel liscia, per sua fortuna Tah completa il suo brutto secondo tempo con il tocco maldestro che mette il pallone nella sua porta. Le emozioni però continuano, Schulz arriva sul fondo e prova a mettere in mezzo. De Ligt chiude con il pallone che dopo un rimpallo si impenna e poi gli ricade sul polso: per l’arbitro è rigore in mezzo alle proteste olandesi che però non turbano Kroos. Cillessen spiazzato e al 73’ è di nuovo parità. L’Olanda non è più quella piatta e sbiadita del primo tempo, recupero alto del pallone al 79’, Depay va subito in verticale da Wijnaldum che si inserisce e mette in mezzo per Malen che tutto solo non può davvero sbagliare. La Germania è stanca e confusa, la reazione solo nervosa non porta a nulla e anzi l’Olanda fugge via al 91’ e con Wijnaldum trova anche la quarta rete che toglie ogni tipo di speranza tedesca di evitare almeno la sconfitta.