NBA

Milwaukee sconfigge Minnesota, Oklahoma riaggancia la vetta a Ovest

 I Thunder travolgono gli inermi Wizards col punteggio di 147-106 e approfittano del ko dei Timberwolves, ko contro i Bucks del debuttante Gallinari. Si riforma il duo di testa

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La notte dell'Nba consegna una sconfitta ai Minnesota Timberwolves, con la capolista della Western Conference che viene battuta in casa dai Milwaukee Bucks nel debutto di Gallinari: il successo per 112-107 degli ospiti ha un risvolto positivo per Oklahoma che, travolgendo i Wizards (147-106), riaggancia i T'Wolves in vetta a Ovest. Esultano i Lakers e Denver, tripla doppia per Jokic. I Sixers battono i Cavs, sorridono anche Clippers e Warriors.

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MINNESOTA TIMBERWOLVES-MILWAUKEE BUCKS 107-112
Prima della sosta per l'All-Star Game i Milwaukee Bucks avevano perso sette gare su dieci, ma alla ripresa ottengono subito una grande impresa in trasferta: i Minnesota Timberwolves cadono contro il terzo quarto dominante di Giannis e compagni, perdendo la vetta in solitaria della Western Conference. Decisivo, come dicevamo, un terzo periodo da 36-13 che consegna il +17 ai Bucks, bravi poi a difendersi nell'arrembante finale rivale (37-25). Il trascinatore, nel giorno del debutto con Milwaukee di un Gallinari che chiude con cinque minuti giocati e un rimbalzo a referto, è sempre Giannis Antetokounmpo: 33 punti e 13 rimbalzi per il greco, che precede un Lillard che sfiora la tripla doppia con 9 rimbalzi e 10 assist, Lopez (16), Beasley e Portis (14). Ai T'Wolves non bastano i 28 punti e nove rimbalzi di Anthony Edwards, che tira 10/27 dal campo in una serata deludente: alle sue spalle un Towns da 22 punti e 14 rimbalzi, che precede Gobert (12+19) e Alexander-Walker (13). I T'Wolves vengono così agganciati dai Thunder in cima alla Western Conference (39-17), mentre i Bucks restano terzi a Est (36-21).

OKLAHOMA CITY THUNDER-WASHINGTON WIZARDS 147-106
Vittoria travolgente e senza storia per gli Oklahoma City Thunder, che affondano i Wizards con 80 punti nei primi due quarti e non si voltano più indietro, chiudendo con un mastodontico 147-106 per una delle maggiori vittorie in questa stagione. Shai Gilgeous-Alexander guida alla perfezione una squadra affamata di vittorie, chiudendo con 30 punti e precedendo un Holmgren che chiude a quota 25 punti, a cui aggiunge 10 rimbalzi e un ragguardevole 11/14 dal campo. Dalla panchina arrivano i 13 punti di Cason Wallace e i 12 di Wiggins, in una serata che vede Okc chiudere con sette giocatori in doppia cifra e riagganciare la vetta a Ovest: ora guida con Minnesota e uno score di 39-17. I Wizards fanno ciò che possono, ma non riescono ad evitare la quarta vittoria di fila dei rivali e la loro decima sconfitta consecutiva: non bastano i 21 punti di Poole e i 20 di Kispert alla penultima forza dell'Eastern Conference (9-47).

PORTLAND TRAIL BLAZERS-DENVER NUGGETS 112-127
Nikola Jokic e Michael Porter Jr. vivono una serata da protagonisti e consentono ai Denver Nuggets di travolgere Portland, che non si rialza più dopo il 38-28 e il +15 del secondo quarto: gli ospiti possono così gestire i ritmi e portare a casa una preziosa vittoria per 127-112, che consolida il loro quarto posto a Ovest (38-19). La serata è da sogno per Nikola Jokic, che firma la 138a tripla doppia in carriera: 29 punti, 15 assist e 14 rimbalzi, però, non lo rendono il top-scorer dei suoi. Gli ruba la scena Michael Porter Jr. chiudendo con 34 punti e 12 rimbalzi (e cinque triple) e marchiando a fuoco il successo dei Nuggets, che travolgono gli inermi Blazers: non bastano i 25 punti di Jerami Grant, che precede un Ayton da 22 punti e 10 rimbalzi e Simons (21), per evitare il settimo ko consecutivo. Portland resta così penultima a Ovest, con uno score di 15-40.

PHILADELPHIA 76ERS-CLEVELAND CAVALIERS 104-97
La sfida di vertice dell'Eastern Conference va ai Philadelphia 76ers, che stanno imparando a gestire l'assenza di Joel Embiid e conquistano il successo in una gara vissuta punto a punto contro i Cleveland Cavaliers, al terzo ko in quattro gare dopo il 104-97 odierno. Non bastano i 24 punti e nove rimbalzi di Jarrett Allen, top-scorer dei suoi davanti a Garland (20) e Strus (14), per evitare la sconfitta dei Cavs: qualcosa sembra essersi rotto nella squadra che aveva scalato le classifiche a suon di vittorie, ed oggi ha dovuto fare a meno di Donovan Mitchell. Chiude a quota 24 anche Tyrese Maxey, che è il migliore dei Sixers davanti a Payne (16) e Harris (15): Philadelphia resta così quinta a Est (34-22), dove Cleveland è seconda (36-19).

LOS ANGELES LAKERS-SAN ANTONIO SPURS 123-118
LeBron James rientra dopo aver saltato la sfida contro i Golden State Warriors e trascina subito i Los Angeles Lakers,. che vincono la battaglia punto a punto con gli Spurs, difendendo il +7 di metà gara e chiudendo col punteggio di 123-118 contro una San Antonio che resta sempre in scia. Wembanyama prova a guidare la rimonta dei suoi, che però non si avvicinano mai davvero alla rimonta o al ribaltone. Il francese chiude comunque con 27 punti, 10 rimbalzi e 8 assist, sfiorando la tripla doppia e precedendo Branham (17) e un Sochan da 15 punti e 13 rimbalzi, i migliori in una squadra che ne porta sei in doppia cifra. Chiude da top-scorer ed Mvp di serata, invece, LeBron James: 30 punti, 9 assist e 7 rimbalzi per il Re, che domina e precede Anthony Davis (28+13) e Russell (22), coi Lakers che beneficiano anche dei 17 punti di Hachimura. La formazione losangelina resta così nona a Ovest (31-27), dove gli Spurs sono ultimi (11-46).

GOLDEN STATE WARRIORS-CHARLOTTE HORNETS 97-84
Golden State domina in difesa, concedendo solo 29 punti nel primo tempo ai rivali e contenendoli al 36.4% dal campo, e ha la meglio sugli Charlotte Hornets: è il terzo successo consecutivo per Curry e compagni, che sconfiggono 97-84 i rivali e chiudono la top-10 a Ovest (29-26). Steph guida una pattuglia che porta a casa la decima vittoria nelle ultime 12 gare, ma non brilla particolarmente: 15 punti per lui, che precede Wiggins (14 con 5/8 da tre) e il duo composto da Podziemski e Klay Thompson (13). Charlotte ottiene 19 punti e 11 rimbalzi da Miles Bridges, portandone sei in doppia cifra, ma non dà mai l'impressione di riuscire a ribaltare questa sfida ed esce meritatamente sconfitta: persiste così il terzultimo posto per Micic e compagni nell'Eastern Conference (14-42).

MEMPHIS GRIZZLIES-LOS ANGELES CLIPPERS 95-101
Ai Clippers basta un terzo quarto d'autore, chiuso col parziale di 26-16, per ribaltare il risultato e sconfiggere i Memphis Grizzlies, che si arrendono col punteggio di 101-95 in un match tutto sommato equilibrato fino alle ultimissime battute. I padroni di casa dimostrano per l'ennesima volta di saper reagire alle assenze e di meritare più del terzultimo posto della Western Conference (20-37), con un Jaren Jackson jr. che chiude da top-scorer di giornata con 29 punti, ma trova poco supporto dai compagni: solo GG Jackson (11) e Ziaire Williams (10) chiudono in doppia cifra. Ne approfittano i Clippers, che consolidano il terzo posto a Ovest (37-18) grazie ai 24 punti di Kawhi Leonard, che precede un Terrance Mann capace di raggiungere il suo season high con 23 punti e 12 rimbalzi: doppia cifra anche per George (14) e Westbrook (13) nel successo della formazione di Los Angeles.

HOUSTON ROCKETS-PHOENIX SUNS 114-110
I Suns inseguono per tutta la partita, scivolano sul -13 nel terzo quarto e riescono a mettere la testa avanti nell'ultimo periodo, prima di subire la rimonta e la sconfitta esterna: sorridono gli Houston Rockets, che vincono col punteggio di 114-110 e infliggono il secondo ko di fila ai rivali dopo la pausa per l'All-Star Game. Un Kevin Durant da 28 punti e 11 rimbalzi non basta a Phoenix, che trova anche una serata da sogno per Bol Bol (25 punti e 14 rimbalzi), ma tira malissimo da tre e ne paga lo scotto, nonostante Booker (25) e Allen (15) forniscano un contributo ragguardevole. Ne approfittano i Rockets, che trovano una grande prova di squadra: VanVleet (23) e Jabari Smith, con 22 punti e 16 rimbalzi, sono i migliori di una squadra che porta sei giocatori in doppia cifra. Doppia doppia anche per Sengun (17+12) e Amen Thompson (15+10) nel successo di Houston, che ora è 12a a Ovest (25-31), lì dove i Suns restano ottavi (33-24) nonostante il secondo ko di fila.

NEW ORLEANS PELICANS-MIAMI HEAT 95-106
I Miami Heat ritrovano le loro stelle e blindano la vittoria con un ultimo quarto da 22-15 che affonda definitivamente i Pelicans, incapaci di andare oltre il 26.1% dal campo nell'ultimo periodo: matura così la vittoria esterna degli Heat, che chiudono sul punteggio di 106-95 a New Orleans. Uno Zion Williamson da 23 punti, 9 rimbalzi e 7 assist non basta ai Pelicans, che patiscono le assenze e tirano malissimo per tutta la gara: 37.5% dal campo e 21.9% da tre, nonostante i 19 punti di Jones e i 14 di Hawkins. Ne approfitta così Miami, perfetta in difesa ed efficace in attacco: Adebayo e Butler fanno la differenza, chiudendo rispettivamente con 24 e 23 punti, con Robinson (17) ed Herro (15) altrettanto efficaci. Gli Heat consolidano così il settimo posto a Est (31-25) e mettono a referto il terzo successo di fila, mentre i Pelicans restano quinti a Ovest (34-23).

ATLANTA HAWKS-TORONTO RAPTORS 121-123
Pochi centimetri costano la vittoria agli Atlanta Hawks, che acciuffano il pareggio nei secondi finali e se lo vedono cancellare perché Dejounte Murray aveva pestato la linea laterale nell'azione del pari: la spuntano così i Toronto Raptors, che vincono col punteggio di 123-121. I canadesi fuggono subito col 33-22 nel primo quarto, ma vengono ripresi dagli Hawks, che danno inizio a una sequenza di ribaltoni e controribaltoni che prosegue fino al successo ospite. Quickley è il migliore dei suoi con 24 punti, in una gara che vede otto giocatori sui nove a referto in doppia cifra per i Raptors: brillano Scottie Barnes (20+10 assist) e Dick (18), mentre l'unico a non mettere punti a referto è Jordan Nwora, che chiude a secco. Ne porta sette sopra quota dieci punti, invece, un'Atlanta che paga la serataccia di Trae Young: 11 punti, tre assist e sette rimbalzi per la stella degli Hawks. Una nottataccia che cancella i 24 punti e 10 rimbalzi di Dejounte Murray, migliore dei suoi nella sconfitta odierna davanti ad Hunter (22) e Bey (18). Toronto resta 12a a Est (21-36) e si riavvicina ai padroni di casa, sempre decimi (24-32) dopo tre ko consecutivi.

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