Intervistato dalla Gazzetta dello Sport in vista del suo debutto da capitano di questa sera con la Nazionale a Szombathely per Ungheria-Italia (qualificazioni a EuroBasket 2025), Achille Polonara ha raccontato l’emozione di questo traguardo: “Quando Datome mi ha comunicato la cosa sono rimasto sorpreso. È un onore. In tutta la mia carriera, tra giovanili e squadre di club, non ho mai fatto il capitano. Ho scelto di rompere il ghiaccio con la maglia pesante”.
A ottobre ha fatto i conti con un tumore, una neoplasia testicolare. L’intervento e poi la chemio. "Sono stati momenti di sconforto perché in 32 anni non ho mai dovuto affrontare un intervento chirurgico. A maggior ragione affrontare un tumore. Settimane toste che ho superato con la mia positività, il mio ottimismo. Sono credente e ho pregato. Insieme a questo è stato fondamentale l’aiuto di mia moglie, dei miei genitori, mio fratello e mia sorella. Nonostante fossi consapevole di cosa avevo, l’ho presa come se fosse una “passeggiata” ed ero convinto che sarebbe passata. Ho ricevuto tanto affetto dal mondo dello sport. Malagò mi ha contattato subito. E il presidente Petrucci: mi chiamava ogni settimana ed è venuto a trovarmi anche a Bologna. Una persona speciale".
L'Italia di basket gioca le qualificazioni all’Europeo 2025, ma il grande obiettivo è il preolimpico di luglio a San Juan, Portorico. In gruppo ne avete già parlato? "Siamo concentrati sul presente, ma ne abbiamo parlato. Ognuno sa quanto vale qualificarsi ai Giochi, per la carriera e per il Paese. Saremo agguerriti come lo eravamo in Serbia". C’è uno sportivo italiano che vorrebbe come portabandiera a Parigi? "Sinner. Penso che dovrebbe sfilare lui con la bandiera. È lo sportivo italiano che sta dominando più di tutti a livello mondiale. Grazie a lui mi sono avvicinato e appassionato al tennis. Vederlo giocare è proprio bello".
Polonara ha anche raccontato della sua annata alla Virtus: “Ognuno di noi avrebbe messo la firma sulla stagione che stiamo facendo in Eurolega perché nessuno si aspettava un impatto così importante. Essere tra le prime dimostra che stiamo facendo qualcosa di straordinario. E coach Banchi sta di mostrando il motivo per cui è stato eletto miglior allenatore dell'ultimo Mondiale (5° posto alla guida della Lettonia. È arrivato e ha vinto la Supercoppa. Lo scivolone in Coppa Italia contro Reggio Emilia ci servirà ad affrontare ogni match con la massima energia”.