NBA

Nba: Jokic-show, Golden State va ko. Quinta di fila per Okc, Indiana batte Dallas

I Thunder restano in vetta alla Western Conference con Minnesota dopo il 123-110 a Houston, il serbo trascina Denver contro Curry. Mavs ancora ko, ripartono i Cavs ed esulta Milwaukee

© Getty Images

Notte d'emozioni in Nba, nelle undici gare giocate. La sfida più attesa era quella tra gli ultimi due campioni, che premia i Denver Nuggets: Jokic fa 32 punti e trascina i suoi nel 119-103 su Golden State. Esulta anche Oklahoma, che col quinto successo di fila riaggiancia Minnesota in vetta, mentre cade Dallas a Indiana. Milwaukee sconfigge i 76ers, ripartono i Cleveland Cavaliers. I Kings battono i Clippers, sconfitta per i Lakers e Orlando. 

GOLDEN STATE WARRIORS-DENVER NUGGETS 103-119
La sfida tra gli ultimi due campioni Nba va ai Denver Nuggets, che dominano nell'ultimo quarto (28-16) e travolgono i Golden State Warriors col punteggio di 119-103. Il trascinatore è ovviamente Nikola Jokic, autore di una prova sontuosa sul parquet di San Francisco, dove aveva inciso con un buzzer beater da centrocampo nell'ultima sfida tra le squadre. Il serbo chiude con 32 punti, 16 rimbalzi e 16 assist per ottenere la 123a tripla doppia in carriera, la terza consecutiva con 13/24 dal campo. A lui si aggiungono i 27 punti di Keegan Murray e i 17 di Aaron Gordon per il settimo successo consecutivo contro i Warriors, il terzo di fila in questa stagione: una vittoria che riporta i Nuggets al terzo posto a Ovest (39-19). Golden State non approfitta della buona prova di Klay Thompson, che segna 16 punti nel tentativo di fuga del primo quarto e chiude a quota 23 al termine della sua gara: alle sue spalle Curry (20) e Kuminga (19), con Steph che tira 1/10 da tre vivendo una serata opaca. Numeri che condannano Golden State alla 27a sconfitta stagionale e al decimo posto nella Western Conference (29-27).

PHILADELPHIA 76ERS-MILWAUKEE BUCKS 98-119
I Bucks confermano di essersi ritrovati dopo la pausa per l'All-Star Game e dominano contro i Philadelphia 76ers, che vengono travolti sin dai primissimi minuti: il +24 di metà gara è una sentenza per la quinta forza dell'Eastern Conference (33-24), che viene sconfitta da Antetokounmpo e compagni col punteggio di 119-98. Non bastano i 24 punti di Maxey e i 16 di Melton per evitare la sconfitta, nell'ennesima gara senza l'infortunato (ed Mvp uscente) Joel Embiid. Esultano i Bucks, trascinati da un immarcabile Antetokounmpo: Giannis mette a referto 30 punti, 12 rimbalzi e 9 assist precedendo le ottime prove di Lillard (24) e Beasley (20), con Portis a sua volta in doppia cifra con 17 punti. Non segna ancora Danilo Gallinari, che gioca nove minuti come ricambio dei lunghi e mette a segno solo tre assist per i compagni. Appuntamento col canestro rimandato per l'azzurro, che fa due su due nelle sue gare con Milwaukee: i Bucks consolidano così il terzo posto a Est (37-21).

INDIANA PACERS-DALLAS MAVERICKS 133-111
Dopo sette vittorie consecutive si interrompe la corsa dei Dallas Mavericks, che nella prima di quattro gare in trasferta crollano di fronte alle grandi percentuali realizzative dei Pacers: Indiana chiude col 56% dal campo e 14 triple realizzate, che aprono in due la difesa dei Mavs e sanciscono il +22 finale con un quarto periodo da 33 punti (133-111). Il grande e assoluto protagonista nella vittoria dei padroni di casa è Myles Turner, che chiude con 33 punti e il suo massimo stagionale, ma soprattutto con statistiche da top player: 10/15 dal campo e 11/12 ai liberi per guidare un quintetto tutto in doppia cifra. Haliburton chiude in doppia doppia con 17 punti e 10 assist, doppia cifra per Sheppard (15 con 5/5 da tre), Nembhard (15), Mathurin (14), Siakam (12) e McConnell (12). Nei Mavericks girano solo Irving (29) e Doncic, che mantiene le sue medie da top-scorer Nba realizzando 33 punti, ma viene contenuto a 10/21 dal campo. Lo sloveno non riesce ad evitare la sconfitta di Dallas, che resta ottava a Ovest (33-24). Indiana invece mantiene il sesto posto a Est: 33-25 il suo score.

HOUSTON ROCKETS-OKLAHOMA CITY THUNDER 110-123
Vittoria pesante per gli Oklahoma City Thunder, che ribaltano una partita che sembrava essersi male col 62-57 per Houston a metà gara, dominando nella ripresa: 66-48 il parziale che consegna il successo finale per 123-110 agli ospiti. Okc resta così in vetta alla Western Conference, riagganciando Minnesota (40-17) e infliggendo un altro ko a Houston, che mantiene il suo 12° posto (25-32). I trascinatori sono sempre Shai Gilgeous-Alexander e Chet Holmgren, fortissimi candidati al titolo di Mvp e Rookie of the Year. Il canadese chiude con 36 punti, 13/23 al tiro e 8/9 dalla lunetta, mentre la sua spalla tira al 70% e realizza 29 punti complessivi. Le loro prestazioni, sommate a quelle di Jalen Williams (22) e Dort (16), valgono il successo. A Houston non bastano i 20 punti di VanVleet e Jabari Smith (con 17 rimbalzi), che precedono Sengun (19+12) in una rosa che ne porta sei in doppia cifra. Arriva l'ennesima sconfitta stagionale per i Rockets, troppo fragili in difesa.

LOS ANGELES CLIPPERS-SACRAMENTO KINGS 107-123
Debordante vittoria in trasferta dei Sacramento Kings, che dominano dopo aver inseguito nel primo quarto e sconfiggono i Clippers con l'inappellabile punteggio di 123-107: la formazione losangelina perde così due gare di fila per la prima volta nel 2024, con una prova sottotono d'insieme. Il migliore è un Norman Powell da 21 punti, che precede Harden e Kawhi Leonard a quota 20: dietro questo terzetto ci sono solo Zubac (16) e Mann (14), poi nessun altro arriva in doppia cifra. Ne approfittano i Kings, con la prestazione da sogno di De'Aaron Fox: 33 punti, 6 rimbalzi e 7 assist con 12/22 dal campo e 9/10 ai liberi. Alle sue spalle Harrison Barnes (22), Huerter (15) e un Sabonis inarrestabile: 17 punti, 15 rimbalzi e 12 assist per la 20a tripla doppia stagionale, la 52a in carriera. Sacramento risale così al quinto posto (33-23), dietro proprio ai Clippers che scivolano in quarta posizione (37-19) e vengono scavalcati da Denver.

WASHINGTON WIZARDS-CLEVELAND CAVALIERS 105-114
Dopo due ko di fila riparte la corsa dei Cleveland Cavaliers, che si confermano come seconda forza dell'Eastern Conference (37-19) e dilagano nella ripresa contro i sempre più fragili Washington Wizards. La formazione della capitale lotta, spinta dai 31 punti di Jordan Poole (sei triple) e dai 27 di Kyle Kuzma, ma non riesce ad evitare l'undicesima sconfitta consecutiva e consolida la sua penultima piazza a Est (9-48). Brillano tutti i big per i Cavs, che hanno in Jarrett Allen (22+12) il loro top-scorer davanti a Mobley (21) e Levert (18+12): bene anche Garland (17) e il rientrante Donovan Mitchell, che chiude con 16 punti dopo l'infortunio. I Cavaliers si rimettono in carreggiata e ottengono una vittoria preziosa, con un parziale sontuoso da 22-4 nel finale di gara.

PHOENIX SUNS-LOS ANGELES LAKERS 123-113
I Suns devono rinunciare ancora Bradley Beal e non riescono a sfruttare al meglio Durant e Booker, che tirano al 15/38 dal campo, eppure arriva comunque la vittoria sui Los Angeles Lakers, che mancano la rimonta nel finale. Gli ospiti continuano a riportarsi a un solo possesso di svantaggio, ma crollano nel finale fino al 123-113 che consegna la vittoria e il sesto posto a Ovest a Phoenix (34-24). Il top-scorer dei padroni di casa è Grayson Allen, che ottiene 24 punti tirando 6/12 da tre e precede i big: 22 punti per Durant e 21 per Booker, con un O'Neale da 20 punti e 10 rimbalzi. Spicca però la super-prestazione di Jusuf Nurkic: 18 punti e 22 rimbalzi per dare un grande contributo nel successo dei suoi. Ai Lakers, che restano noni a Ovest (31-28), non bastano i 23 punti con 12 assist di LeBron James. Quest'ultimo precede un Davis in doppia cifra (22 punti e 14 rimbalzi) e Russell (20), però mancano i consueti contributi di Reaves (14) e Hachimura (13) per la rimonta vincente.

ATLANTA HAWKS-ORLANDO MAGIC 109-92
Dopo un'ottima prima parte di gara, gli Orlando Magic cedono alla stanchezza e affondano contro gli Atlanta Hawks, che li sconfiggono col punteggio di 109-92. Il back-to-back si fa sentire per gli ospiti, che per la prima volta in stagione non hanno a disposizione Banchero e si suicidano con un terzo quarto da 38-19 a favore dei rivali. Atlanta esulta e consolida il suo decimo posto a Est (25-32), dove Orlando è ottava (32-26), con una grande prova di squadra. Il top-scorer è Dejounte Murray, che accarezza la tripla doppia con 25 punti, 9 rimbalzi e 11 assist precedendo Jalen Johnson (21+10), Hunter (18) e Bogdan Bogdanovic (17). Ai Magic non bastano i 19 punti di Franz Wagner e i 18 di Wendell Carter Jr, in una squadra che senza Banchero non sembra girare del tutto e aiuta gli Hawks a interrompere la loro serie di tre ko consecutivi.

NEW ORLEANS PELICANS-CHICAGO BULLS 106-114
I Bulls espugnano un campo ostico con una grande rimonta, dopo essere andati sotto di 12 punti nel terzo quarto e aver rimontato fino a rimettersi in gioco: un ultimo quarto da 33-24 sancisce il definitivo allungo e la vittoria per 114-106 sui New Orlweans Pelicans, al secondo ko di fila. L'uomo decisivo è Demar DeRozan, che realizza la tripla del +5 e consegna di fatto la vittoria ai suoi con una prova da top-scorer: 24 punti davanti ai 22 con 13 rimbalzi di Vucevic, che precede Dosunmu (21) e White (16). I Bulls restano così saldamente noni a Est (27-30), mentre i Pelicans vengono agganciati al sesto posto dai Suns nella Western Conference (34-24). Non bastano i 22 punti di Ingram (22) e la tripla doppia sfiorata da Zion Williamson con 19 punti, 8 rimbalzi e 11 assist: prova sottotono dei padroni di casa, nonostante un Valanciunas da 14 punti e 17 rimbalzi.

UTAH JAZZ-SAN ANTONIO SPURS 128-109
I Jazz tornano al successo dopo cinque sconfitte di fila, approfittando della crisi totale dei San Antonio Spurs, al quarto ko consecutivo con uno score di 11 sconfitte nelle ultime dodici gare giocate. L'ultima forza della Western Conference (11-47) non è di fatto mai in gioco e affonda già nei primi due quarti, con uno score di 63-39 che non viene di fatto mai recuperato fino al 128-109 finale per i padroni di casa. Lauri Markkanen è il migliore per Utah coi suoi 26 punti, a cui si aggiungono i 20 di Collins e le doppie doppie di Clarkson e Sexton, che realizzano 22 e 16 punti con 10 assist a testa. San Antonio perde la bellezza di venti palloni e si fa del male da sola, dimostrando tutte le sue difficoltà difensive: i 27 punti di Vassell e i 22 (con 10 rimbalzi) di Wembanyama sono l'unica consolazione nell'ennesima sconfitta stagionale degli Spurs.

PORTLAND TRAIL BLAZERS-CHARLOTTE HORNETS 80-93
Una partita avara d'emozioni consegna il successo agli Charlotte Hornets nel duello tra due delle formazioni meno efficaci e performanti dell'intera Nba, che non tradisce le attese (in negativo). Charlotte approfitta di una disastrosa Portland, che realizza una sola tripla fino ai due canestri dalla distanza nell'ultimo minuto e chiude con 3/32 da tre, per ottenere una facile vittoria per 93-80 confermando il +13 di metà gara. Nelle fila degli Hornets Richards è il protagonista con 21 punti e 10 rimbalzi, precedendo Bridges (18+10) e il rookie Brandon Miller che chiude a quota 17. Il solo Ayton non basta ai Blazers, nonostante una prova da 26 punti e 19 rimbalzi: un uomo solo al comando non evita l'ottavo ko consecutivo alla penultima forza della Western Conference (15-41). Charlotte, di contro, torna al successo e consolida la sua terzultima piazza a Est (15-42) davanti a Washington e Detroit.

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