Gli infortuni di Weston McKennie e Adrien Rabiot sono destinati a rivoluzionare il centrocampo della Juventus da qui alle prossime settimane, quelle più calde in assoluto per i bianconeri. L'americano e il francese sono tra i giocatori più utilizzati da Max Allegri in questa stagione (26 presenze e 6 assist per il primo, 23 presenze con 4 gol e 3 assist per il secondo), insieme a Locatelli pedine fondamentali del centrocampo fin qui più impiegato dal tecnico. Ecco perché sostituirli non sarà facile, anche se le alternative non mancano.
La prima, quella più scontata, è rappresentata dal nuovo arrivato Charly Alcaraz. L'argentino sembra essersi inserito bene in squadra, ha dimostrato di poter garantire maggior dinamicità e verticalità a una linea mediana spesso poco propensa a supportare il lavoro dei due attaccanti e la sua titolarità contro il Napoli è praticamente certa.
Per completare il reparto a 3 la scelta più ovvia sembrerebbe essere quella di affidarsi a Fabio Miretti, che in stagione ha collezionato 19 presenze e i suoi primi 2 gol in bianconero, ma che non si è mai alzato dalla panchina nelle ultime tre gare e che sembra essere scivolato un po' indietro nelle gerarchie. Anche Iling Jr e Nonge, sulla carta, possono ricoprire quel ruolo, ma vederli improvvisamente titolari dopo tante partite da rincalzi appare inverosimile. Una soluzione forse più percorribile potrebbe essere quella di accentrare Cambiaso, rilanciando dal 1' Weah sulla destra.
L'alternativa, escludendo il cambio di modulo e il passaggio a un centrocampo a 2, è sostanzialmente una: far slittare Locatelli nel suo ruolo originario di mezzala e inserire un nuovo regista. Il primo indiziato, in questo caso, sarebbe naturalmente Hans Nicolussi Caviglia: appena 6 presenze di cui 3 da titolare, ma con prestazioni nel complesso convincenti come quella col Monza, con tanto di assist per la rete di Rabiot. Se Allegri volesse puntare su una maggior esperienza c'è sempre la carta Danilo, che dovrebbe rientrare dall'infortunio, anche se, al contrario degli anni passati, in questa stagione il brasiliano non è mai stato impiegato in mezzo al campo. Insomma, emergenza sì, ma con diverse soluzioni a portata di mano per affrontarla.