Zinedine Zidane, leggenda della Juventus ed ex tecnico del Real Madrid, è stato intervistato da Sky Sport a margine della presentazione del docufilm dedicato al suo ex allenatore Marcello Lippi e ha parlato anche di futuro aprendo alla possibilità che possa tornare in Italia per sedersi su una panchina di Serie A: "Futuro in Italia? Perché no, può succedere di tutto. Mi piacerebbe un giorno", le parole di Zizou, che ha poi elogiato a più riprese l’ex commissario tecnico della Nazionale, campione del mondo nel 2006 a Berlino proprio contro la sua Francia: “È il primo che ha creduto in me e che mi ha fatto giocare”.
"È stato mio allenatore, soprattutto mi ha fatto venire alla Juve. È il primo che ha creduto in me e che mi ha fatto giocare, perché alla fine non era facile per lui. Arrivavo dall'esperienza in Francia, era un po' difficile per me la preparazione, però poi alla fine mi ha fatto giocare lui. Quindi per me è stato non solo il mio allenatore, ma quello che mi ha fatto diventare chi sono - ha detto Zidane, che ha inserito Lippi nella lista molto ristretta dei migliori allenatori della sua carriera - È forse uno dei più grandi allenatori che ho avuto, insieme ad Aimé Jacquet con la Francia, poi anche Carlo Ancelotti. Ho preso anche tante cose da lui e ora faccio il mio percorso".
L’ex centrocampista francese ha ricordato anche la sua avventura con la maglia della Juventus allenata da Lippi: “È lui che mi ha detto che avrei finito di giocare con la Juventus, giocare bene, e alla fine è andata così. Quindi per me è stato importante. Abbiamo vinto anche delle cose con lui, ma non solo con me. Avevamo una squadra impressionante, lui era un allenatore impressionante, quindi abbiamo fatto delle belle cose”.