SERIE A

Inter, i tifosi sognano la seconda stella nel derby: ecco cosa deve succedere

La stracittadina in programma il 21 aprile in casa dei rossoneri potrebbe già assegnare lo scudetto ai nerazzurri, il cammino della squadra di Inzaghi autorizza a sognare

Nella storia della Serie A non è mai successo che uno scudetto venisse assegnato dopo un derby di Milano, ma l’Inter di Simone Inzaghi sta riscrivendo la storia a suon di record e adesso i tifosi nerazzurri sognano il grande sgarbo ai cugini perché in fondo… c’è sempre una prima volta. Il grande distacco in classifica sulle inseguitrici, che potrebbe aumentare dopo il recupero con l’Atalanta di mercoledì, non sembra lasciare più dubbi su chi sarà campione d‘Italia e autorizza tifosi e appassionati a fare i primi calcoli. Cosa deve succedere per festeggiare lo scudetto nel derby?

In realtà i calcoli sono piuttosto semplici, ma i nerazzurri dovranno continuare a correre come stanno facendo adesso nonostante la sovrapposizione con la Champions. L’Inter, che al momento ha 9 punti di vantaggio sulla seconda che possono diventare 12 battendo la Dea, dovrà infatti arrivare alla 33esima giornata di campionato con almeno 16 punti di vantaggio sulla seconda (o anche soltanto 13 se al secondo posto in quel momento ci fosse il Milan) e poi battere i rossoneri per far esplodere la festa.

Può bastare anche un pareggio - Se addirittura i punti di vantaggio fossero 18 (oppure 16 con il Milan al secondo posto) alla squadra di Inzaghi basterebbe anche un pareggio per festeggiare la seconda stella nel Meazza milanista.

Ricordiamo che in questi calcoli non hanno più alcun peso gli scontri diretti perché in caso di arrivo a pari punti si disputerebbe lo spareggio scudetto.

IL PRECEDENTE
Come detto non è mai successo che il tricolore fosse assegnato dopo un derby, ma 16 anni fa l’Inter ebbe la grande occasione. Era il 2007/2008, i nerazzurri a tre giornate dalla fine guidavano la classifica con 6 punti di vantaggio sulla Roma e sfidavano il Milan consapevoli che una vittoria avrebbe regalato loro la matematica certezza del 16° scudetto, ma le reti di Inzaghi e Kakà (inutile il gol su punizione di Cruz) rinviarono la festa della squadra di Mancini, che esultò soltanto all’ultima giornata a Parma grazie alla doppietta di Ibrahimovic.