Calzona per il primo successo col Napoli, Bigica invece alla prima assoluta col Sassuolo. E poi Inzaghi per il +12 in vetta e Gasperini per il quarto posto in solitario. Benvenuti al mercoledì che finalmente chiude i conti coi recuperi della 21esima giornata, rinviata a gennaio per la trasferta di Supercoppa a Riad degli azzurri che erano di Mazzarri e dell'Inter allora capolista con un margine risicato e oggi invece ampliato da una teoria ininterrotta di vittorie. Primo match alle 18 e debutto sulla panchina degli emiliani per l'ex tecnico della Primavera neroverde scelto per sostituire l'esonerato Dionisi per provare a rialzare un Sassuolo che naviga in fondo alla classifica fronteggiando lo spettro della retrocessione. Al Mapei c'è un Napoli ancora tutto da decifrare, con la beffa di Cagliari da smaltire e una rincorsa alla zona Champions che ha tutte le caratteristiche della mission impossible ma non per questo viene mollata.
Dal Mapei a San Siro: in serata Inter-Atalanta, un salto in avanti in classifica per un incrocio tra chi vuole pavimentare il cammino verso la seconda stella e chi invece intende puntellare il proprio posizionamento Champions, indipendentemente da discorsi futuribili su ranking e successive conseguenze. Dieci su dieci (in tutte le competizioni) per Simone Inzaghi in questo 2024: numeri che fanno impressione e lodi giunte da ogni dove che ne riconoscono il valore ma inducono agli scongiuri del caso. Osso duro Gasperini, ostacolo alto l'Atalanta che non fa troppi calcoli di turnover in questo ciclo terribile iniziato tre giorni fa sempre al Meazza contro il Milan: dopo l'Inter ci sarà il Bologna, vero scontro Champions contro l'allievo Motta, e poi l'Europa League con lo Sporting Lisbona. Un match alla volta. Intanto, e non è poco, si chiude una parentesi e si tolgono finalmente gli asterischi. Piacciono poco e falsano la visuale.