Gli Europei di atletica leggera in programma a Roma il prossimo giugno non avranno un sequel. La possibilità di vedere i Mondiali 2027 nella Capitale si è spenta nella mattinata di mercoledì 28 febbraio quando la FIDAL ha annunciato ufficialmente la decisione di ritirare la candidatura per organizzare l'evento iridato. Nonostante lo sforzo avanzato dalla Federazione nelle scorse settimane, l'ente non ha ricevuto le necessarie garanzie dal governo che avrebbe dovuto far pervenire una copertura che si aggirava attorno ai 130 milioni di euro.
Nonostante una comunicato inviato dal ministro per lo Sport Andrea Abodi risalente al 22 febbraio scorso nel quale si sottolineava come "in stretto coordinamento con il MEF" fosse stato inviato alla Federazione la documentazione della candidatura e la necessità di "un ulteriore passaggio parlamentare al fine di addivenire alla formalizzazione di tutte le garanzie finanziarie richieste dalla World Athletics", il Consiglio dei Ministri andato in scena nella giornata di martedì 27 febbraio ha negato la possibilità di ulteriori finanziamenti ponendo così una pietra tombale sul progetto.
Inutili i tentativi di provar a ripiegare sull'alternanza di continenti nell'organizzazione degli eventi (i Mondiali nel 2025 si svolgeranno a Tokyo, mentre nel 2027 dovrebbero esser assegnati a Pechino), così come l'idea di spostare l'attenzione sul 2029 in attesa di trovare la copertura finanziaria richiesta dalla World Athletics. La scelta del Governo ha spinto il numero uno dell'atletica italiana Stefano Mei a inviare al presidente di World Athletics Sebastian Coe, e in copia al chairman della Commissione di valutazione, il finlandese Antti Pihlakoski, una lettera nel quale si definiva la rinuncia "alla presa d’atto dell’assenza dei requisiti minimi per partecipare al confronto".
Una decisione che costringerà gli appassionati tricolori ad attendere ancora dopo la storica edizione andata in scena a Roma nel 1987 e che rappresenta un caposaldo per questo sport con l'Olimpico strabordante di fronte alla tripletta di Carl Lewis e al record del mondo nel salto in alto di Stefka Kostadinova.