Un’avventura, molto prima e molto più che una “semplice” prova multidisciplinare di corsa in natura. Il punto di contatto è il termine “sfida” e infatti… c’è proprio questo nei titoli di testa e nella sostanza di Sila3Vette 2024 Winter Challenge. Sfida con se stessi prima che con gli avversari, sfida con gli elementi ma non con la natura - affascinante e segreta - della Sila invernale. L’inverno non ha mostrato i denti come negli anni scorsi, ma forse la natura ha voluto socchiudere le sue porte per un invito all’esplorazione, ad un viaggio sull’altopiano calabrese tra turismo, esperienza e avventura. Una sorta di Grande Nord trasportato alle nostre latitudini, insomma. L’aspetto agonistico non è peraltro mai venuto meno, visto che tutte e cinque le distanze previste assegnavano punteggio ITRA, a riprova del carattere competitivo ed ormai internazionale di un evento atteso ad un'ulteriore crescita nei prossimi anni che però - ed è più di un augurio - è destinato a mantenere un saldo legame con le sue radici e con il suo spirito originario.
Parafrasando il titolo di una pellicola di successo ambientata in montagna, cinque giorni un inverno... sulle montagne della Sila, nel cuore montuoso della Calabria. Per l’evento che ha fatto campo base a Camigliatello Silano (località montana del comune di Spezzano della Sila, in provincia di Cosenza), l’ottava della serie è stata poi un’edizione molto particolare, probabilmente un passaggio-chiave: studiata, preparata, gestita nel suo svolgimento e condotta in porto con successo tra mille difficoltà di vario genere, per la massima soddisfazione dei concorrenti in gara e dello staff organizzatore guidato da Giuseppe Guzzo, che ha così reso il senso della prova:
“Sila3Vette è un evento che va molto oltre il business, la performance e le classifiche. Ha invece a che fare con il risvolto umano che è preponderante in questo tipo di manifestazioni, conta molto i più del risultato. Inoltre, per noi qui al Sud rappresenta un'occasione di riscatto rispetto ad un contesto non sempre favorevole”.
Alle nove in punto del mattino di venerdì 23 febbraio un plotoncino di pochi ma buoni nel vero senso della parola e forte di diciotto avventurosi ha dato il via alla 260 Km ARIA da ben 6 punti ITRA. Una gara vera quindi, ma soprattutto un viaggio. Ogni atleta o aspirante tale ha voluto dare un significato diverso a cinque giorni di totale immersione nella natura. Non sono mancati gli episodi di competitività estrema da parte di chi ha voluto portare a casa a tutti i costi la performance sportiva e il relativo risultato. Parallelamente c’è stato chi, tecnicamente organizzato e mentalmente preparato, si è immerso nel fitto dei boschi e lungo i sentieri, lasciandosi alle spalle le cure della vita di tutti i giorni, come a voler cancellare il concetto di competizione per intraprendere invece un viaggio, godendo dell’ospitalità trovato nei check-point delle attività coinvolte quanto nei locali gestiti dagli enti. È inoltre da evidenziare la generosità della popolazione delle aree rurali attraversate dall’evento, che hanno aperto la porta di casa a questi viaggiatori arrivati da tutta Italia. Parliamo di nomi ormai noti sull’altopiano silano, giunti dalle Alpi e non solo. Come Gianluigi Bellantuoni da Bormio che - innamorato della Sila - ha conquistato il gradino più alto del podio assoluto chiudendo la missione-vittoria in 54 ore e 57 minuti. Oppure Laura Trentani, terza nella classifica assoluta alle spalle di Michele Petrone (anche lui su fat bike) e prima della categoria running con il tempo finale di 57 ore e 16 minuti.
Menzione speciale per Ausilia Vistarini e per la sua amica Ilaria Balzarotti, che hanno scelto di percorrere Sila3Vette (con la fat bike) in un totale spirito di avventura, senza tralasciare l’aspetto gastronomico, fiore all’occhiello della Calabria. Come pure Diego Guerriero e Sebastian Stepan che hanno apprezzato a tal punto il contesto ambientale da… abbandonare strada facendo il concetto di classifica per godersi piacevoli accampamenti e picnic in relax, con riposini in sacco a pelo in quell’albergo diffuso e a costo zero chiamato Sila.
Distanza quasi dimezzata ma emozioni full-distance per la 140 KM OVS (accreditata di 5 punti ITRA) che ha portato i partecipanti a viaggiare nella Sila dei villaggi rurali, legati ai giorni passati in cui l’Altopiano venne colonizzato e - affatto banalmente - vissuto sulla spinta dell’Opera di Valorizzazione Sila. Anche per la 140KM gli atleti si sono goduti il tramonto del sole ad occidente e la luna risplendere ad est, muovendosi tra i monti in uno scenario collocato tra il Mar Tirreno e il Mar Ionio che solo la montagna calabra sa offrire. Per il cronometro è stato Stefano D’Agostino a portarsi a casa, oltre a tutti i ricordi del viaggio, anche la soddisfazione del risultato sportivo.
Accomunate dalla partenza in notturna, in questa ottava edizione l’evento Sila3Vette la 80KM ULTRA (3 punti ITRA) e la 40KM CHALLENGER da 2 punti ITRA sono state introdotte da un cantastorie che - in chiave teatrale - ha dipinto con parole come pennelli l’imminente immersione nei boschi. Per arricchire la manifestazione, l’organizzazione ha chiesto alla cantante Antea di prestare la propria voce e la propria interpretazione artistica alla colonna sonora del “Gladiatore”. In cima alla classifica della 80KM si legge il nome di Davide Regano, mentre nella 40KM il top runner azzurro bergamasco Luca Arrigoni (ASD Pegarun) conferma il pronostico e sale sul podio alto con il tempo finale di cinque ore e 16 minuti, davanti a Stefano Minore e Flavio Antonino Calafati, con distacchi dal campione bergamasco rispettivamente di ventinove e di cinquantanove minuti. In gara-donne invece a precedere la concorrenza è stata Daniela Santoro, ventottesima assoluta.
Nella mattinata di sabato 24 febbraio una pioggia costante e a tratti fastidiosa ha accompagnato il via della 21KM TURIST da un punto ITRA. Mai come in questa edizione coloro che si sono affacciati alla disciplina dell’endurance hanno saggiato il vero significato di una montagna che può essere vissuta con qualsiasi condizione meteorologica. Anche in questo caso c’è una classifica finale che premia Donato Masciale in gara-uomini e Donna Maria Minerva in campo femminile.
Per finire, anche Sila3Vette 2024 ha avuto la sua favola, un vero e proprio risvolto “animalier”: un atleta… a quattro zampe, non iscritto alla manifestazione ma motivato ed entusiasta come gli umani, ha accompagnato questi ultimi percorrendo i 260 KM della prova-clou più altri quaranta, affiancando e nel vero senso della parola sostenendo moralmente gli atleti. Parliamo di un cane, il migliore amico dell’uomo: un bellissimo pastore meticcio prontamente ribattezzato Silo, che si è conquistato, un chilometro dopo l’altro, l’amicizia dei viaggiatori e - con la tenacia propria di chi ha davvero carattere, da vendere - si è pure guadagnato un futuro migliore: l’atleta Dario Lamartina (nono nella 260KM ARIA running ha infatti deciso di adottarlo e di portarlo a casa, attraversando lo Stretto di Messina, nella sua Cefalù.
Classifiche complete al link https://www.facebook.com/share/p/oRmHMq6hNjnizbjq/
Il comitato organizzatore intanto dà appuntamento alla nona edizione, in programma tra dodici mesi. Tutte le info relative saranno reperibili a tempo debito sulla pagina web www.sila3vette2025.com