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Milan, Cardinale spaventa Pioli: "Non siamo soddisfatti di non essere primi"

Il proprietario del club e Ibrahimovic al Financial Times: "Zlatan ha l'autorità di essere la mia voce a Milanello"

Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimovic ospiti del forum del Financial Times, in cui si è parlato molto del nuovo stadio del Milan: "Amo San Siro ma la domanda è: possiamo migliorare? Io dico di sì, abbiamo esperienza nel costruire stadi e quindi farò una compagnia per costruirlo e poi aiutare gli altri club italiani a costruire il loro impianto. Non soltanto di uno stadio ma di un campus di intrattenimento multimediale in stile americano. Da un lato voglio vincere lo scudetto, dall'altro aiutare la Serie A a colmare i gap con gli altri tornei. Voglio vincere più di chiunque altro" le parole del presidente di RedBird.

MILAN, CARDINALE SUL RUOLO DI IBRAHIMOVIC -

 Sul ruolo dello svedese nel club rossonero, Cardinale è netto: "Mi permette di essere negli Stati Uniti e allo stesso tempo di essere a Milano. Ha l’autorità di essere la mia voce al Milan con giocatori, staff e chiunque. Ha una credibilità che nessun altro avrebbe avuto. Abbiamo una visione simile". Frase che 'mette in allarme' Pioli (recentemente accostato al Napoli) sul futuro in rossonero visto che Ibra starebbe provando a portare Antonio Conte a Milanello.

MILAN, CARDINALE SU PIOLI -

 Cardinale non ha citato Pioli quando gli è stato chiesto di possibili cambi in futuro ma le sue parole sembrano mettere il tecnico sotto esame: "Bisogna sempre evolversi, non siamo soddisfatti di non essere primi. Siamo una squadra giovane e con tanti giocatori nuovi, non facendo male non significa che stiamo facendo bene. Ci sono stati tanti infortuni, i giocatori sono costantemente sotto stress per le troppe partite, non ce la si può prendere solo con lo staff medico".

IBRAHIMOVIC SU SAN SIRO: "SERVE NUOVO INIZIO" -

 Ibrahimovic ha poi preso la parola iniziando con una massima delle sue: "Penso che a San Siro mancherò più io, rispetto a quanto mancherà a me". Poi Ibra torna a parlare del progetto del nuovo impianto: "Ho grandi ricordi, è uno stadio storico, si è fatta la storia del calcio. Ma serve un nuovo inizio. Vogliamo un nuovo stadio ed essere noi i proprietari del nuovo stadio".

Lo svedese ha parlato così del ruolo assunto nel Milan: "Ho tanto da imparare e da migliorare, voglio addentrarmi nel business dello sport: lavorare con Cardinale mi aiuterà a crescere. Voglio provare a fare la differenza, non voglio fare cose normali: non ho paura delle sfide".