Niente di nuovo o quasi sotto le luci artificiali nelle qualifiche by night di Sakhir. I potentissimi riflettori dell'autodromo che sorge alla periferia di Manama illuminano l'altrettanto potente dimostrazione di superiorità di Max Verstappen (e della Red Bull). Dopo aver illuso tutti - o almeno tanti -nei tre turni di prove libere, il campione in carica si riprende il centro della scena e concretamente la pole position del Gran Premio del Bahrain con il tempo di un minuto, 29 secondi e 179 millesimi. A fianco della Red Bull numero uno (trentatreesima pole in carriera per SuperMax) ci sarà al via del primo appuntamento del Mondiale la Ferrari SF-24 di Charles Leclerc, staccato di 228 millesimi e piuttosto contrariato per non essere riuscito a produrre una sfida al potere più efficace, in qualche modo "spegnendosi" sul finale di una qualifica fin lì brillante. Seconda fila per George Russell che prova a prendersi subito il ruolo di uomo-guida Mercedes (+0.306) e per l'altra Rossa di Carlos Sainz che si ferma a 328 millesimi dalla vetta. Terza fila per Sergio Perez con la seconda Red Bull RB20 e per un volitivo Fernando Alonso con la promettente Aston Martin, separati tra loro da cinque soli millesimi. Quarta fila tutta arancio McLaren per Lando Norris (+0.435) e Oscar Piastri (+0.504) che non mettono sull'asfalto una performance particolarmente esaltante ma iniziano l'anno da una buona base di partenza. Quinta fila inedita per un Lewis Hamilton piuttosto sottotono e per Nico Hulkenberg che porta in Q3 la Haas powered by Ferrari, confermando i costanti progressi del team USA nelle prove libere.
In cima alla classifica con Sainz nel Q1 e con Leclerc nel Q2, la Ferrari deve cedere il passo alla Red Bull nella fase decisiva delle qualifiche di Sakhir. Una candidatura che scema alla distanza e costringe gli uomini della Scuderia a scervellarsi alla caccia del modo di mettere il muso della SF-24 davanti a quello della RB20 rivale. Senza dimenticare il terzo incomodo Mercedes, forse solo per quanto riguarda il nuovo uomo-faro Russell, apparentemente "rassegnato" a vedersela con le Ferrari... per il secondo posto e graziato dal Collegio dei Commissari di Gara rispetto ad un'infrazione procedurale nel Q1 (sfuoramento del tempo limite tra le due linee della Safety Car).
Leclerc salva comunque un posto in prima fila, mentre lo spagnolo deve accontentarsi dell'esterno della seconda, superato per 22 millesimi da Russell. È già una sentenza sul primo GP del Mondiale? No, ma poco ci manca, per l'autorità con quale Verstappen ha costruito la sua pole nell'arco dei tre turni di prove libere e nelle prime due fasi di quelle ufficiali, finalizzando tutto il lavoro al bersaglio grosso, garantendosi anche maggiori possibilità di scelta-pneumatici (e strategie) per la gara. Un toccasana per il team campione del mondo che - oltre che con gli avversari in pista - deve fare i conti con le continue "distrazioni" dell'Hornergate, un caso nonostante tutto ancora aperto (una ferita, anche), potenzialmente destabilizzante a medio termine o forse anche prima.
Senza nulla toglie a Hulkenberg, a caccia di un piazzamento da top five (con speranze da podio ridotte al lumicino) ci sono il messicano Perez (business as usual per Checo), un Alonso sorpreso dalla qualità della Aston Martin e dal suo passo in versione qualifica, il già separato e sacrificato in casa (Mercedes) Hamilton e poi ancora i McLaren boys Norris e Piastri. Un mucchio selvaggio nel quale tra piloti di esperienza se la dovranno vedere con due giovani promesse.
La seconda pagina dello schieramento di partenza si apre con Yuki Tsunoda e Lance Stroll. Il giapponese di VISA Cash App RB e il canadese di Aston Martin prenderanno il via dalla fila sei. Alle loro spalle Alexander Albon con la migliore delle Williams-Mercedes e Daniel Ricciardo con l'altra ex-Alpha Tauri (nel senso della VISA Cash App RB).
Kevin Magnussen non riesce ad interpretare la Haas VF-24 spinta dalla power unit Ferrari con la stessa efficacia del compagno di squadra Hulkenberg e deve pertanto accontentarsi dell'interno di una ottava fila completata dal diretto rivale Valtteri Bottas con la Kick Sauber. Guanyu Zhou qualifica in nona fila - senza infamia e senza lode l'altra monoposto nero-verde del team elvetico in attesa di diventare Audi. Al suo fianco Logan Sargeant con la seconda Williams FW46.
Qualifica da incubo (le prove libere non erano andare molto meglio) per le recalcitranti Alpine dei delusissimi Esteban Ocon e Pierre Gasly che guardano tutti dal fondo dello schieramento. Fin qui davvero un oggetto misterioso la A524 blu e nera, o meglio un rompicapo. Il tempo e il potenziale per crescere non mancano ma per invertire il segno servirà azzeccare gli aggiornamenti già programmati (da tutte le squadre) ma ancora lontani nel tempo, all'arrivo in Europa dopo i primi GP overseas.