La prima giornata dei Mondiali Indoor di atletica leggera si chiudono con una medaglia di bronzo per l'Italia grazie a Leonardo Fabbri che si conferma ai vertici del getto del peso. L'allievo di Paolo Dal Soglio ha chiuso la propria prova con un lancio di 21,96 metri che gli ha consentito di precedere il connazionale Zane Weir, quarto a soli undici centimetri dal podio iridato. Il toscano ha trovato la misura subito al primo tentativo non riuscendo più a ripetersi, ma al tempo stesso fissando quel risultato che serviva per garantirsi un posto nella top three.
Successo per l'americano Ryan Crouser che non ha lasciato spazio agli avversari superando più volte la quota di ventidue metri, ma soprattutto confermando la vetta stagionale con il titolo conquistato con una misura di 22,77 metri davanti al neozelandese Tom Walsh, argento con 22,07 metri.
Rispetto a Fabbri discorso diverso per Zane Weir che è cresciuto con il passare dei lanci avvicinandosi al portacolori delle Fiamme Azzurre e realizzando il miglior getto al quarto tentativo quando è approdato a 21,85 metri dimostrando come il movimento italiano sia sempre più competitivo soprattutto in vista degli Europei Outdoor e delle Olimpiadi Estive.
Prestazione superlativa per Sveva Gerevini che, dopo aver realizzato qualche settimana fa il record italiano, ha sfiorato una storica medaglia nel pentathlon. Un inizio di giornata sfavillante per la 27enne cremonese che ha aperto la gara con il quarto posto nei 60 metri ostacoli conclusi in 8"28 a un solo centesimo dal primato personale. Un avvio importante proseguito con il primato personale eguagliato nel salto in alto a 1,76 metri e con il terzo posto nel salto in lungo a 6,26 metri dopo essersi difesa nel getto del peso concluso con la nona piazza a 12,58 metri.
L'azzurra è quindi giunta a soli dieci punti dal podio in vista dell'ultimo appuntamento, gli 800 metri che hanno visto la lombarda attaccare sin dall'inizio spezzando il gruppo sin dai primi due giri. Gerevini ha provato a scappare nella seconda metà di gara, ma l'olandese Sofie Dockter ha recuperato superandola sul rettilineo e negandole così la medaglia nonostante la piazza d'onore nell'ultima prova. A vincere è stata la belga Noor Vidts che ha totalizzato 4473 punti davanti alla finlandese Saga Vanninen (4677) e a Dockter (4571), mentre Gerevini ha conquistato 4459 punti firmando il nuovo primato.
Un'altra bella pagina di questa rassegna iridata è arrivata dai 60 metri dove, nonostante l'assenza di Marcell Jacobs, l'Italia riscopre il talento di Chituru Ali, fermato in finale soltanto da un infortunio. Il 24enne di Como si è presentato in Scozia forte del titolo italiano nella specialità mostrando una grande solidità sin dalle batterie dove è riuscito a imporsi nella sua heat in 6"59. Drammatica invece la situazione per Samuele Ceccarelli che, dopo il titolo europeo dello scorso anno, nel corso del 2024 non è mai riuscito a ritrovarsi uscendo subito a 6"77 dopo una partenza troppo lenta e un lanciato compassato.
Alì non si è però fermato qui e in semifinale si è trovato di fronte il primatista mondiale Christian Coleman non spaventandosi e sfruttando soprattutto un avvio molto rapido. Bravo a fare la differenza nell'accelerazione, il portacolori delle Fiamme Gialle ha tenuto duro nel finale fermandosi alle spalle dell'americano che ha eguagliato la miglior prestazione mondiale dell'anno in 6"43. Secondo posto di batteria e primato personale migliorato di quattro centesimi per Ali che è giunto a 6"53 giocandosi così il podio con il giamaicano Ackeem Blake (6"51), il keniano Ferdinand Omanyala e il camerunense Emmanuel Eseme (6"52), mentre a firmare il secondo tempo è stato il campione mondiale dei 100 e dei 200 metri Noah Lyles (6"47).
La finale ha visto il dominio americano con Coleman che non ha sbagliato nulla tagliando il traguardo in 6"41 davanti a Lyes (6"44) e a Blake (6"45), mentre Ali si è dovuto rialzare attorno ai quaranta metri quando alcuni crampi emersi durante il riscaldamento lo hanno costretto a zoppicare e chiudere all'ottavo posto finale.