La notte dell'Nba ha un solo ed assoluto protagonista, anche nella sconfitta dei suoi Lakers contro i Denver Nuggets di un sontuoso Nikola Jokic (35 punti e 10 rimbalzi): LeBron James non manca il suo appuntamento con la storia e sfonda il muro dei 40mila punti in carriera, lì dove nessuno era mai arrivato. Ne bastavano nove per il record, ne arrivano 26 in una gara sfortunata. I Suns vanno ko, vincono Portland e Miami. Esultano anche i Nets.
LOS ANGELES LAKERS-DENVER NUGGETS 114-124
Bastavano nove punti a LeBron James per superare quota 40mila in carriera ed entrare ulteriormente nella storia dell'Nba, a soli tredici mesi dal sorpasso a Kareem Abdul-Jabbar che l'aveva reso il miglior marcatore di sempre nella Lega. King James non manca il suo appuntamento nella storia e, con 10'39" da giocatore nel secondo quarto, supera Michael Porter Jr. e trova il suo record con una penetrazione vincente. La sua gara in solitaria contro la storia si chiude con 26 punti, frutto di un ottimo 12/20 al tiro, e l'asticella portata a 40.017 punti segnati in carriera: basti pensare che nessun giocatore in attività ha superato i 30mila. Sfortunatamente per il numero 23 dei Lakers, però, non arriva una vittoria contro i Denver Nuggets. I Lakers giocano meglio nei primi quarti e li chiudono sul +8, si fanno riprendere e poi affondano col 35-25 nell'ultimo periodo: 124-114 il punteggio finale per i campioni in carica. LeBron è il migliore dei suoi con 26 punti e precede Hachimura (23) e Austin Reaves, che chiude con 19 punti e 14 assist davanti a Davis (17+11) e Russell. Il grande protagonista della sfida è però un sontuoso Nikola Jokic: 35 punti, 10 rimbalzi e 7 assist in 38', tirando al 16/25 dal campo con due soli liberi. Una prestazione d'autroe che fa la differenza per i Nuggets, che trovano anche la perfezione al tiro (10/10) di un Michael Porter Jr. da 25 punti e 10 rimbalzi: doppia doppia anche per Jamal Murray (24+11 assist), che precede Gordon (18). LeBron va ko nella serata del record e i Lakers restano decimi a Ovest (33-29), dove Denver trova il sesto successo consecutivo e si conferma terza (42-19).
PHOENIX SUNS-HOUSTON ROCKETS 109-118
I Suns vivono un'autentica nottataccia tra le mura amiche, perché oltre alla sconfitta si sommano l'espulsione di Bradley Beal nel suo rientro dopo cinque gare ai box e l'infortunio che vede uscire Devin Booker per un problema alla caviglia. Contro i Rockets tutto inizia malissimo, col 38-19 ospite nel primo quarto, e non prosegue meglio: Phoenix accorcia a dieci punti di distanza, ma non va oltre e viene sconfitta 118-109. Nelle fila dei Suns il migliore è Kevin Durant, che mette insieme 30 punti e precede Booker (24) e un O'Neale da 20 punti e 10 rimbalzi, che sopperisce alla serataccia di Nurkic: solo sette punti. Ne approfittano così i Rockets, che portano a casa il meritato successo con un sontuoso Jalen Green: 34 punti e sei triple per lui, che precede VanVleet (24+11 assist) e Sengun (21+10) nel tabellino della sfida. I Rockets restano in 12a posizione a Ovest (26-34), mentre Phoenix scivola al sesto posto (35-25).
MIAMI HEAT-UTAH JAZZ 126-120
Miami conferma il suo ottimo momento e ottiene la 10a vittoria nelle ultime 13 gare, un'ottima serie positiva che consente agli Heat di riportarsi al sesto posto e agganciare gli Orlando Magic (34-26) nell'Eastern Conference. Contro i Jazz, battuti per la settima volta consecutiva, la gara è in assoluto equilibrio al termine del terzo quarto e ci si gioca tutto nel finale: il 36-30 è decisivo per Miami, trascinata da un sontuoso Jimmy Butlewr. La stella dei padroni di casa chiude con 37 punti e un terzo quarto da 18 punti per tenere a galla i suoi, tirando 12/19 dal campo e sbagliando un solo libero (10/11), con sette assist per chiudere il tutto. Butler è decisivo, precedendo Adebayo (23) e Martin (18) nel tabellino, con Rozier (14) e il duo formato da Robinson (12) e Jaquez Jr. (12) a chiudere un sestetto in doppia cifra. Ai Jazz, che subiscono il terzo ko di fila, non bastano i 31 punti del rookie Keyonte George e i 25 di Markkanen, sommati ai 18 di Collins e Sexton. Il finnico vive però una serataccia da 5/15 al tiro dal campo, condannando Utah a mantenere l'11a posizione (27-34). I Rockets si avvicinano e la zona play-in della Western Conference si allontana per gli ospiti...
BROOKLYN NETS-ATLANTA HAWKS 114-102
Il back-to-back contro gli Atlanta Hawks premia i Brooklyn Nets, che fanno due su due nello scontro diretto che potrebbe valere l'ultimo posto nei play-in dell'Eastern Conference: dopo aver vinto 124-97 due giorni fa, questa volta il punteggio è di 114-102 e i Nets devono sudarsi il successo. Atlanta parte infatti meglio e vola sul +7 nel primo quarto, salvo poi farsi riprendere e cedere il comando della gara nel terzo periodo: un parziale da 30-18 disegna il +10 di Brooklyn, che non si volta più indietro e conquista il terzo successo nelle ultime quattro. Il top-scorer e il trascinatore dei Nets è Mikal Bridges, che vive una serata da sogno con 38 punti realizzati: 14/26 al tiro e 5/10 dall'arco per lui, che aggiunge alle triple cinque rimbalzi. Alle sue spalle brilla Cam Johnson (23), con Claxton in doppia doppia da 12 punti e 13 rimbalzi e cinque giocatori in doppia cifra. Non ne bastano sei agli Hawks, che si aggrappano a Bey (23) e Dejounte Murray (20+11 assist), ma vengono sconfitti e continuano a pagare l'assenza di Trae Young. La classifica nella zona play-in dunque si accorcia, a Est: Atlanta è decima con uno score di 26-34 e Brooklyn, dopo i due successi nello scontro diretto, la insegue a distanza ravvicinata (24-36).
MEMPHIS GRIZZLIES-PORTLAND TRAIL BLAZERS 100-107 dts
Portland è sotto di tredici punti a nove minuti dal termine, ma la pareggia con un ispirato Anfernee Simons e poi completa l'impresa, sconfiggendo 107-100 Memphis ai supplementari. La sfida tra due dei fanalini di coda della Western Conference, coi Grizzlies terzultimi (20-41) e i Trail Blazers penultimi (17-42), premia dunque la formazione ospite e consegna il quinto ko di fila ai padroni di casa. Memphis sogna dopo un buonissimo avvio e il +17 al termine del terzo quarto, ma si perde completamente nel quarto. La maggior energia di Portland, trascinata da una ripresa da 20 punti di Simons, fa il resto: pareggio e successo col 12-5 nell'overtime. Il top-scorer di giornata è proprio il giocatore chiave dei Blazers: Simons chiude con 30 punti, precedendo Jabari Walker (18) e Toumani Camara (15) in una squadra che ne porta sei in doppia cifra. Senza Jaren Jackson Jr, affondano invece i Grizzlies: i migliori sono Aldama e Vince Williams, che chiudono con 21 punti davanti a GG Jackson (17), ma c'è poco altro nella prova di Memphis.