BASKET NBA

Nba: Boston umilia Golden State, vince Okc. Minnesota ko coi Clippers

I Celtics travolgono i Warriors: 140-88. I Thunder battono Phoenix, i Timberwolves cadono in casa

© Getty Images

Clamoroso in Nba: Boston travolge 140-88 Golden State e si conferma prima ad Est. Cambia, invece, la vetta ad Ovest: Okc batte 118-110 Phoenix e approfitta del ko di Minnesota coi Clippers, che si impongono 89-88. Timberwolves raggiunti al secondo posto da Denver. Philadelphia stende 120-116 Dallas, Fontecchio e i Pistons cedono contro Orlando (113-91). San Antonio e New York sorridono contro Indiana (117-105) e Cleveland (107-98).

BOSTON CELTICS-GOLDEN STATE WARRIORS 140-88
Il risultato più clamoroso è certamente il 140-88 con cui Boston demolisce Golden State. Una sfida che si chiude dopo metà partita visto il clamoroso +44 (82-38) in favore dei Celtics all'intervallo lungo. Dopo 12 minuti, i Warriors hanno già metà (44-22) dei punti dei padroni di casa, ma la sfida si chiude con larghissimo anticipo grazie anche al 33-24 del terzo periodo. Va così in scena un monologo con i 29 punti di Brown e i 27 di Tatum, mentre tra le fila di Golden State solo Quinones (17), Moody (11) e Robinson (10) superano la doppia cifra. Serata da dimenticare per Curry, che fa 4 punti con 2/13 dal campo e senza triple. A quota 6 Green, Kuminga e Thompson. Boston conferma il primo posto ad Est, battuta d'arresto clamorosa per gli uomini di Kerr, che restano in zona play-in ad Ovest.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-LOS ANGELES CLIPPERS 88-89
Crolla ancora Minnesota, con i Clippers che vincono 89-88 in casa dei Timberwolves. Decisivi i liberi a 13 secondi dalla fine di Leonard, con Edwards che riesce solo ad accorciare le distanze nei secondi conclusivi. L'ex Toronto mette a referto ben 32 punti, aiutato con i 24 dalla panchina di Powell, mentre non bastano i 27 di "Ant-Man" per Minnesota, che scivola al secondo posto anche dopo la vittoria di Okc. Con 42-19, i Timberwolves non sono neanche da soli: ci sono infatti i campioni in carica di Denver che hanno lo stesso record dopo 61 partite.

PHOENIX SUNS-OKLAHOMA CITY THUNDER 110-118
C'è dunque una nuova capolista ad Ovest: è Okc, che conferma il suo status di big imponendosi 118-110 a Phoenix. I Thunder partono forte in Arizona e all'intervallo lungo sono addirittura sul +14 (66-52), ma i Suns si riportano sul -4 (89-85) a 12 minuti dalla fine. Gli ospiti riescono comunque a vincere e a prendersi il primo posto nella Western Conference grazie soprattutto ai 35 punti di Gilgeous-Alexander, oltre che ai 22 di Williams. Tra le fila di Phoenix, Beal realizza 31 punti e Nurkic raggiunge la clamorosa cifra di 31 rimbalzi, ma questi numeri non salvano i padroni di casa dalla sconfitta e dalla retrocessione al settimo posto ad Ovest.

DALLAS MAVERICKS-PHILADELPHIA 76ERS 116-120
Ancora una volta, Luka Doncic è straordinario ma Dallas perde: in Texas vince infatti Philadelphia, che passa 120-116. Decisivi il primo (32-22) e il terzo quarto (34-25), mentre i padroni di casa provano con il 40-30 degli ultimi 12 minuti a prolungare la sfida all'overtime. Lo sloveno realizza una tripla doppia da 38 punti, 11 rimbalzi e 10 assist, ma non basta di fronte ai 28 di Tobias Harris e ai 24 di Maxey, oltre ai 21 di Oubre Jr dalla panchina. I Sixers si confermano quinti ad Est e accorciano le distanze sul terzo posto di Cleveland, ma restano alle spalle dei Knicks. Ad Ovest, invece, Dallas è ottava: ha vinto solo una delle ultime cinque partite.

CLEVELAND CAVALIERS-NEW YORK KNICKS 98-107
Colpo esterno anche dei Knicks, che passano 107-98 a Cleveland confermandosi quarti e accorciando sul terzo posto dei Cavs. In Ohio si decide tutto nella ripresa visto il 53-51 in favore dei padroni di casa all'intervallo lungo. Fondamentale il 36-25 del terzo quarto, con New York che riesce a tenere a distanza i padroni di casa nel finale grazie alla tripla doppia di Hart, che mette a referto 13 punti, 19 rimbalzi e 10 assist. Non bastano i 18 di Allen, invece, tra le fila di Cleveland. I Knicks riescono dunque a guadagnare sulla terza in classifica ad Est, anche se la distanza resta potenzialmente di quattro partite.

SAN ANTONIO SPURS-INDIANA PACERS 117-105
Un super Victor Wembanyama travolge Indiana, con San Antonio che vince 117-105. Grande prestazione del francese, che realizza una doppia doppia da 31 punti e 12 rimbalzi, oltre a 6 assist. Prestazione sontuosa che vale il successo degli Spurs, avanti all'intervallo lungo (52-48) e capaci di scappare nel corso della ripresa. Ai Pacers non bastano i 26 punti di McConnell. Ad Ovest, nonostante la seconda vittoria consecutiva, gli Spurs restano ultimi con 13-48 di record, mentre nella Eastern Conference Indiana è al terzo ko nelle ultime quattro partite: è ottavo posto con 34-28 di record.

ORLANDO MAGIC-DETROIT PISTONS 113-91
La sfida tra Paolo Banchero e Simone Fontecchio va ancora al giocatore di Orlando: 29 punti nel 113-91 con il quale i Magic si impongono su Detroit, con l'ex Utah che ne realizza invece 15. Partita che viene decisa nei primi 36 minuti, con i padroni di casa che riescono comunque ad aggiudicarsi ogni parziale e volano sul +9 (59-59) a metà gara. L'allungo decisivo arriva poi con il 30-21 del terzo quarto. Orlando riesce a confermare il sesto posto ad Est che, potenzialmente, è condiviso con Miami, ma anche il quinto di Philadelphia non è lontano. Restano a 9-51 di record i Pistons: il peggiore di tutta la Lega, condiviso con Washington.

TORONTO RAPTORS-CHARLOTTE HORNETS 111-106
Toronto non sbaglia e si impone 111-106 in casa su Charlotte, che non riesce a rimandare il verdetto all'overtime e incassa il quarto ko di fila, il numero 46 in Regular Season. I canadesi, avanti 52-48 all'intervallo lungo, tengono a distanza gli Hornets grazie ai 22 punti con 11 assist e 7 rimbalzi di Quickley, mentre i 26 con 10 rimbalzi di Miller non consentono agli ospiti di tornare a Charlotte con una vittoria. Ad Est, Toronto accorcia le distanze dal decimo posto che vale il play-in: potenzialmente, gli Hawks sono a sole tre partite di distanza.

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