La grande notizia è che per la prima volta in stagione - e probabilmente da quando è al Milan - Stefano Pioli sarà costretto a fare delle scelte. Tommaso Pobega a parte, il cui recupero dall'infortunio sarà lungo, il tecnico rossonero ha infatti tutta la rosa a disposizione per dare l'assalto all'Europa League e restare in quota Champions in campionato, cercando magari di strappare alla Juve il secondo posto alle spalle dell'imprendibile Inter. Una novità assoluta, come detto, che dovrebbe permettere a Pioli di misurare le forze della squadra con rotazioni che possano finalmente essere ragionate e continue. Quello che si era cercato di costruire in estate, insomma, vale a dire una rosa che avesse doppioni in (quasi) ogni ruolo, adesso può essere sfruttato al meglio.
Tanto più che il calendario del Milan, in questo mese di marzo, è più che fitto anche se, almeno sulla carta, tutt'altro che impossibile: Slavia Praga in casa giovedì, Empoli sempre al Meazza domenica, di nuovo Europa League giovedì in Boemia, Verona in trasferta ancora domenica e infine Fiorentina al Franchi. Il tutto con la speranza, giustificata, di chiudere i conti in campionato e guadagnarsi i quarti in Europa (previsti poi per metà aprile).
Per l'andata contro i cechi, tappa fondamentale della stagione, Pioli dovrebbe ritoccare poco. In difesa ci saranno sicuramente Calabria, Gabbia e Theo Hernandez, con l'ultimo posto da assegnare a uno tra Thiaw, Kjaer e Tomori. A centrocampo ci sarà spazio per Reijnders che dovrebbe avere al suo fianco Bennacer. In avanti il solito tridente Pulisic, Loftus Cheek, Leao alle spalle di Giroud. Tutti gli altri, da Florenzi a Kalulu, da Adli a Musah fino a Chukwueze, Okafor e Jovic saranno pronti per essere inseriti in corsa.
Quello di giovedì sarà il primo confronto tra il Milan e lo Slavia Praga che, nel frattempo, non ha mai vinto una gara in Italia (8 gare, 1 pareggio e 7 sconfitte). D'altro canto i rossoneri non hanno mai vinto una gara di ottavi di finale in Europa League (due i precedenti, contro Arsenal e Manchester United). La formazione ceca, che era reduce da una buona striscia di risultati positivi, ha perso in Coppa e pareggiato in campionato nelle ultime due gare, giocate entrambe contro lo Sparta Praga, che la precede in classifica, al primo posto, con 4 punti di vantaggio. E' insomma una squadra da prendere con le pinze (forte fisicamente e abbastanza solida in difesa), ma certamente alla portata del Milan. A Pioli il compito di superarla ed eliminarla.