La diatriba che coinvolgeva Arianna Fontana, Tommaso Dotti e Andrea Cassinelli si è conclusa nella mattinata di martedì 5 marzo con la sentenza del Tribunale della Federghiaccio. Dopo circa tre ore di lavori presso la sede della FISG a Milano, l'ente giudiziario non ha ravvisato comportamenti meritevoli di sanzione verso i due atleti che avevano conquistato la medaglia di bronzo alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 nella staffetta maschile.
Il portacolori delle Fiamme Oro Moena e l'alfiere delle Fiamme Gialle erano stati accusati di aver fatto cadere intenzionalmente in allenamento la fuoriclasse dello short track, capace di conquistare undici medaglie alle Olimpiadi Invernali e diventare così l'italiana più vincente di sempre.
La vicenda ha portato Fontana ad allontanarsi dalla Nazionale dopo l'ultima esperienza a cinque cerchi, tuttavia negli ultimi giorni aveva deciso di tornare a gareggiare accettando la convocazione dell'High Performance Director Kenan Gouadec in vista dei Mondiali in programma a Rotterdam dal 15 al 17 marzo. Una scelta che ora potrebbe esser messa in dubbio dopo che la campionessa valtellinese aveva più volte espresso la volontà di rientrare soltanto quando si sarebbe "fatta giustizia".
"Devo metabolizzare, non so cosa farò“ ha commentato Fontana poco dopo l'udienza, motivo per cui sarà necessario attendere prima di sapere se sarà al via della sfida iridata così come se deciderà di proseguire in vista delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026.