La sconfitta dello Stadium contro la Juve non è ancora andata giù ad Aurelio de Laurentiis che, pur velatamente, "punge" Carlo Ancelotti, Nel mirino del presidente del Napoli c'è in realtà Koulibaly, protagonista in negativo a Torino con l'autorete a tempo praticamente scaduto: "Purtroppo quando ci sono certe partite bisogna molto spesso non rispettare i gradi di importanza delle componenti della squadra - dice -. Se qualcuno arriva in ritardo e quindi non ha avuto una preparazione adeguata forse deve lasciar posto a qualcun altro che ha fatto tutta la preparazione fin dall'inizio del ritiro".
De Laurentiis non condanna in ogni caso il suo tecnico comprendendo probabilmente la difficoltà di scelte così drastiche in una partita tanto importante: "Non si può assolutamente attribuire all'allenatore un errore di scelte - dice ancora -. Siamo tutti gli uomini coinvolti umanamente, lasciar fuori dei giocatori ci pesa da un punto di vista etico. Credo sia questa una logica di spiegazione del perché certe volte capitino degli errori".
Il numero uno del Napoli chiarisce anche la sua posizione sulla questione Eca e sulla "sfida" a Zhang: "C'è stata una malainformazione, siamo stati contrapposti in un ruolo che è completamente diverso. Zhang e io ci stimiamo, non saremmo mai andati a competere per uno stesso ruolo, semmai ci saremmo accordati precedentemente". E ancora: "Io ho sempre puntato al CCC (Club Competition Committee), un board per stabilire quali sono le competizioni dei club per il futuro - spiega -. C'è molto da lavorare, si sta parlando del triennio 2024-2027, ci sono state varie previsioni e varie ipotesi, è un mondo in continua evoluzione. Bisognerà essere estremamente attenti e protesi verso la possibilità di prevedere i tempi e i cambiamenti e mai di adeguarsi. Se si prevedono e si impostano le cose per il bene di tutti allora il mondo del calcio ne trarrà dei piacevoli vantaggi".