"Credo che la priorità e la via maestra sia un intervento di ristrutturazione sullo stadio Maradona". Dopo le parole del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che ieri ha annunciato la costruzione di un nuovo stadio a Bagnoli ("Potremmo fare la prima amichevole estiva diciamo il 15 luglio 2027"), arriva la risposta del primo cittadino del capoluogo campano, Gaetano Manfredi, che frena le ambizioni di AdL: Esiste una norma, la legge sugli stadi, che dà un percorso già definito dal punto di vista procedurale per quanto riguarda gli accordi tra Comuni e società sportive per la ristrutturazione degli stadi. Su questo, lo ripeto, c'è la massima disponibilità da parte del Comune e del Governo nazionale e ne ho parlato a lungo con il ministro Abodi".
Il sindaco di Napoli ha dichiarato poi di aver ricevuto una telefonata dal numero uno azzurro "per presentare questa sua idea", ma ha aggiunto che a questo incontro dovrà essere presente anche Invitalia, che è proprietaria dei suoli dell'ex area Italsider a Bagnoli: "Io non posso parlare di suoli che non sono i miei. Valuteremo quando ci sarà la possibilità e ne parleremo".
De Laurentiis aveva parlato di un impianto pronto per il 2027, ma secondo Manfredi è un'ipotesi irrealizzabile: "I tempi delle bonifiche sono più lunghi rispetto a quelli del progetto di De Laurentiis. Proprio ieri abbiamo definito in maniera molto dettagliata un cronoprogramma insieme al ministero e a Invitalia - ha spiegato - tra aprile e maggio dovrebbero essere assegnati i fondi dal ministero dell'Ambiente, dopo la loro rimodulazione, e dall'inizio dei lavori i tempi di bonifica sono dai tre ai cinque anni".
"Inoltre la realizzazione di uno stadio sarebbe un'operazione molto complessa- ha aggiunto - perché lì già esiste un piano urbanistico che andrebbe modificato, destinazioni d'uso già definite, ci sono vincoli generali".