Aleksander Vlasov ritrova la vittoria a quasi due anni di distanza dal successo al Giro di Svizzera. Il russo della Bora-Hansgrohe si è aggiudicato la settima tappa della Parigi-Nizza dopo un attacco nel finale favorito dal lavoro del compagno di squadra Primoz Roglic. Un allungo che ha consentito di precedere uno scatenato Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step), secondo a otto secondi di distacco.
Tappa molto breve che non ha impedito a Johan Jacobs (Movistar Team), Benjamin Thomas (Cofidis) e Martijn Tusveld (Team dsm-firmenich PostNL), capaci di guadagnare circa un minuto e mezzo sul gruppo inseguiti da Brent Van Moer (Lotto Dstny), Gijs Leemereize (Team dsm-firmenich PostNL) e Sandy Dujardin (TotalEnergies). Gli inseguitori sono stati presto riassorbiti così come Thomas, mentre davanti Jacobs provava l'assolo solitario rimanendo al comando sino all'inizio della salita finale.
Il lavoro della Soudal-Quick Step ha quindi accompagnato il gruppetto dei favoriti lungo gli ultimi quindici chilometri che accompagnavano a La Madone d'Utelle aprendo la strada però ad Aleksander Vlasov (Bora-Hansgrohe), scaltro a partire al contrattacco dopo un breve allungo di Remco Evenepoel. Complice i compagni alle spalle, il russo è scattato ai -5 guadagnando quei secondi necessari per tagliare da solo il traguardo e precedere Evenepoel e il collega Primoz Roglic (Bora-Hansgrohe).
Nessuna modifica di spicco in classifica generale con l'americano Brandon McNulty (UAE Team Emirates) che ha conservato agilmente la maglia gialla rimanendo agganciato ai principali favoriti che si sfideranno nell'ultima tappa in programma domenica 10 marzo e che vedrà la partenze e l'arrivo a Nizza.