Gasp, la partita nella partita: dal passato a un possibile futuro in bianconero
L'allenatore dei bergamaschi è stato la guida tecnica della Primavera della Juve ed è tra i candidati nel caso Allegri decidesse di andarsene
E' nato a Grugliasco, provincia di Torino, si è fatto la trafila del settore giovanile, con qualche presenza nella prima squadra nella Coppa Italia del 1977 (l'anno d'oro dello scudetto dei 51 punti e della Coppa Uefa), ha iniziato la carriera di allenatore nelle giovanili portando la Primavera alla vittoria nel torneo di Viareggio del 2003. In poche parole, un inizio di vita tutto in bianconero. Per Gasperini, quella con la Juventus, non potrà mai essere una partita come le altre.
Passato e forse futuro. Tutto, come si sa, dipende da Allegri. La società, per bocca di Giuntoli, lo terrebbe a vita, altrimenti non si capirebbe il motivo di continuare a tessere lodi sperticate a Max ogni volta che si parla di un suo rinnovo, a meno di essere attori consumati. Quasi da Oscar. L'allenatore, quando gli viene chiesto del futuro, ribadisce che ha un contratto fino al 2025. L'impressione è che tutto dipenda dalla sua volontà, a meno di tracolli clamorosi tra il resto del campionato e la Coppa Italia. Tracolli al momento difficilmente immaginabili.
Se Allegri davvero decidesse di lasciare quello che è il suo nido naturale, allora la Juve cercherà un nuovo allenatore. La situazione non è così definita come sembra. Si sa dell'interesse nei confronti di Thiago Motta, con Tudor e Palladino come possibili alternative. La domanda però, nasce spontanea. Perché puntare agli allievi quando si può prendere il maestro? Una parte della dirigenza vedrebbe molto bene il ritorno a casa di Gasp. E non è una novità. Dotato di una buona base di juventinità legata al passato, l'allenatore dell'Atalanta ha nel proprio DNA la capacità di valorizzare i giovani, una buona esperienza europea, e non è un mistero che il ritorno in bianconero sarebbe per lui il modo perfetto per chiudere un cerchio. Ci sta anche che, dopo otto stagioni all'Atalanta, possa essere anche arrivato il momento di lasciare Bergamo.