Jannik Sinner, chi lo ferma più? Il 22enne di Sesto Pusteria è sembrato un rullo compressore in questo inizio di stagione e la vittoria su Jan-Lennard Struff ai sedicesimi di finale dell'Indian Wells Masters è stata la conferma. L'ultima sconfitta risale addirittura al 19 novembre scorso quando il bolzanino dovette inchinarsi a Novak Djokovic nella finale delle ATP Finals aprendo così una striscia positiva di diciassette vittorie che gli ha permesso di battere il record di Adriano Panatta, in grado di imporsi in sedici match consecutivi nella magica stagione 1976. L'unico che a questo punto potrebbe frenare la corsa dell'altoatesino è l'americano Ben Shelton, ultimo a sconfiggerlo in un torneo tradizionale.
Se si escludono per l'appunto le ATP Finals e il loro format particolare, nella carriera recente di Sinner emerge soltanto il neo degli ottavi di finale di Parigi-Bercy, non giocati in seguito alla polemica riguardante la programmazione notturna degli incontri. Per trovare un avversario che è riuscito a superare l'allievo di Simone Vagnozzi su un campo da tennis in un torneo tradizionale bisogna tornare indietro al 10 ottobre 2023 quando agli ottavi di Shanghai si impose in tre set il giovane statunitense. Numero 16 al mondo, il 21enne di Atlanta si è sbarazzato al secondo turno di Indian Wells dell'argentino Francisco Cerundolo per 7-6 3-6 7-6 entrando così nel tabellone dei sedici, ma soprattutto candidandosi a metter ancora una volta in difficoltà l'altoatesino che sul veloce cinese aveva subito un calo fisico e mentale.
Spavaldo, impetuoso, a tratti straripante, il giovane statunitense ha una forza che molti suoi coetanei invidierebbero complice un fisico da 1,93 per 88 chili di soli muscoli. Caratteristiche che gli consentono di essere solido al servizio e di uscire soprattutto alla distanza, in particolare se l'avversario che si trova di fronte è a corto di energie. La vittoria su Cerundolo ne è la dimostrazione, tuttavia a differenza di quanto visto a Shanghai Sinner è cresciuto parecchio sia da un punto di vista mentale che fisico, sviluppando il proprio corpo e lavorando a fondo sulla tenuta.
Contro Thanasi Kokkinakis e Jan-Lennard Struff il bolzanino ha speso veramente poco tanto che sul campo americano non dovrebbe incorrere in rischi di questo tipo. La possibilità di raggiungere Carlos Alcaraz al numero 2 della classifica ATP e la vittoria ottenuta sull'americano successivamente a Vienna potrebbero bastare per avere la meglio su Shelton, ma nessun avversario va mai sottovalutato, soprattutto se ti ha già sconfitto in passato e conosce i tuoi punti deboli.