FORMULA E

San Paolo, round 4: Cassidy tenta la fuga su Wehrlein, alle loro spalle il mucchio selvaggio

La decima stagione del Mondiale riparte dal Brasile dopo un mese e mezzo di pausa

di Stefano Gatti

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A mettere opportunamente il "tappo" sulla falla generata dalla cancellazione dell'Ex-Prix indiano di metà febbraio a Hyderabad è quello paulista di San Paolo del Brasile che - in prova unica sabato 17 marzo - lancia finalmente il Mondiale di Formula E nel vivo della sua decima stagione. La pausa di oltre un mese e mezzo dalla doubleheader di Diriyah a fine gennaio è stata sfruttata da piloti e squadre per fare un primo punto dopo l'esordio di Città del Messico e le due gare saudite, appunto. Vincitore in gara-due (Round 3 del Mondiale) a Diriyah, Nick Cassidy è l'attuale leader della classifica generale con 57 punti: un primo tentativo di fuga per la vittoria (anzi, il titolo) già in atto per il nuovo pilota della Jaguar che un anno fa a San Paolo (allora in gara con Envision) fu l'unico in grado di impensierire il suo attuale team, chiudendo al secondo posto: dietro a Mitch Evans e davanti a Sam Bird, del quale ha appunto preso il posto a fianco del suo connazionale. Per Cassidy quindi buone chances di provare a dare ancora più consistenza agli attuali diciannove punti di vantaggio (57 a 38) nei confronti di Pascal Wehrlein. Jaguar infatti sembra avere una marcia in più a San Paolo: d'altra parte, il 25 marzo di un anno fa lo stesso Cassidy sfidò le due Jaguar ufficiali al volante della verde Gen3 Envision equipaggiata con un powertrain "giaguaro".

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Realizzato negli sterminati spazi del Sambodromo paulista, il tracciato che ospita il quarto dei sedici round della stagione misura due chilometri e 930 metri, è uno dei più veloci e scorrevoli del calendario ma comprende comunque undici curve (le maggior parte delle quali a novanta gradi), con buone opportunità di sorpasso. Le premesse per un carnevale elettrico... a scoppio ritardato insomma ci sono tutte. A non implodere devono cercare quei piloti e quelle squadre che si sono mosse a corrente alternata nei primi tre round di gennaio.

Alle spalle di Cassidy (vincitore come detto in gara-due a Diriyah) e di Wehrlein che era partito con la fionda vincendo la "prima" messicana", il ranking propone Jean-Eric Vergne (DS Penske) a quota 33 punti, il campione in carica Jake Dennis (Andretti, vincitore della prima delle due gare saudite) con 28 e Mitch Evans (Jaguar) con 21 punti e la voglia mattia di ingranare le marce alte sulla pista che lo ha visto vincitore poco più di un anno fa, anche per raddrizzare le sorti della sfida interna con il coriaceo connazionale Cassidy.

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Alle porte della top five bussa poi una sorta di mucchio selvaggio, aperto da Maximilian Guenther (Maserati) che ha un solo punto in meno (20) rispetto a Evans e precede con il minimo scarto Robin Frijns (Envision,19 punti). L'olandese è a sua volta braccato da un trio composto dal compagno di squadra Sebastien Buemi, da Oliver Rowland (Nissan) e da Jake Hughes (McLaren). Tutti in agguato a quota 19 punti. Sulla sua predilezione per le... curve pauliste (pole position un anno fa), punta molto il campione 2022 Stoffel Voorne (DS Penske, 14 punti) per provare ad entrare nel vivo della sfida.

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Parte da ancora più lontano la caccia dei piloti di casa alla parte alta della classifica. Il migliore dei (due) beniamini del pubblico brasiliano è Sergio Sette Camara da Belo Horizonte, nello stato di Minas Gerais: il pilota di ERT Formula E Team (ex-NIO), langue però in quindicesimo posizione, con due soli punti al suo attivo. C'è chi sta peggio: alle spalle di Sergio ci sono i sette piloti che nelle prime tre gare non sono ancora riuciti a spostarsi dai blocchi di partenza: a muovere la loro classifica da quota zero insomma. Tra di loro anche Lucas Di Grassi, discedenze italiane ma paulista doc, tornato nel team ABT Cupra per provare (fin qui senza successo) a rinverdire i fasti del passato e in particolare il titolo di Season 3 (2016-2017), due anni dopo quello del connazionale Nelson Piquet Jr. all'alba della Formula E. Già che ci siamo, vale la pena ricordare che il Mondiale elettrico è stato affrontato (con alterne fortune) da altri tre piloti brasiliani: Felipe Nasr, Bruno Senna (nipote di Ayrton) e naturalmente l'ex ferrarista Felipe Massa!

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