TRAILRUNNING

Non può piovere per sempre: Poli e Ruggeri nella finale "wild" della Due sul Brembo

Il vincitore di Botta e Rita Cattaneo si aggiudicano il minicircuito orobico che era scattato a febbraio con Ubiale Mountain Run

di Stefano Gatti

© La Due sul Brembo Ufficio Stampa

Arrancabotta in formato davvero “Winter Edition” quest’anno sulle prime elevazioni delle Prealpi Orobie. Il meteo avverso che ha bersagliato con abbondanti, violente ma soprattutto incessanti precipitazioni non ha però tolto entusiasmo e voglia di mettersi alla prova (e ad una prova no limits) da parte di chi si era cucito addosso il pettorale della prova con campo base a Botta di Sedrina, all’inizio del solco della Val Brembana. Nonostante le perplessità delle ore precedenti il via, legate proprio alle condizioni meteo, proprio come i runners gli intraprendenti organizzatori di Arrancabotta non hanno fatto una piega. Anzi sì, procedendo molto opportunamente ad un incremento dei materiale obbligatorio e ad alcuni altrettanto necessari ritocchi nel senso della sicurezza all’itinerario delle due gare in programma. In particolare, la prova-clou dell’evento (seconda e decisiva tappa del minicircuito La Due Sul Brembo) ha dovuto fare a meno di tre chilometri circa del percorso originale ma è andata in scena su una comunque più che adeguata traccia da 20 chilometri di sviluppo per 1300 metri di dislivello positivo/negativo che - in entrambe le direzioni - hanno costretto i concorrenti rispettivamente a fatica addizionale e a gestire condizioni di equilibrio a dir poco precarie. 

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E pensare che la prima prova del circuito orobico a due passi dalla pianura era iniziato quasi un mese prima (domenica 18 febbraio) con la Ubiale Mountain Run nella vicina Ubiale Clanezzo, andata in scena in condizioni meteo agli antipodi: sole pieno e temperature da inizio primavera! A farla come largamente previsto da padroni i beniamini local e quattro corazzate orobiche che hanno fatto incetta di gradini del podio e premi di giornata e di fine circuito: Pegarun ASD, GS Orobie, Runners Bergamo e Team Gaaren#BEaHERO. 

Nell’Arrancabotta (di nome e di fatto) in versione Classic che ha chiuso il circuito, sfida serratissima in gara-uomini tra l’aquila Pegarun Paolo Poli Paolo (sempre al comando) e Mauro Rota del GS Orobie che ha sfruttato le due doti di discesista (e in questo caso anche un po’ di acrobata) per rosicchiare secondi preziosi e rientrare sul battistrada.

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Nei chilometri finali però la preda ha seminato il cacciatore: Poli ha sentito profumo di vittoria (di giornata e generale), producendo il forcing che lo ha portato a traguardo in solitaria un’ora, 48 minuti e 54 secondi dopo il via, con un vantaggio di un minuto e 19 secondi sul suo più diretto inseguitore. Terzo gradino del podio per lo skyrunner di Palazzago Stefano Rota (compagno di squadra del vincitore) che ha blocato la fotocellula del cronometraggio sul tempo finale di un’ora, 51 minuti e 40 secondi, non molto lontano dal secondo posto. A completare la top five maschile in quest’ordine Filippo Crippa (lui pure in giallo-rosso-nero Pegarun) e Angelo Nespoli di GS Orobie.

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A tagliare per prima il traguardo sotto la pioggia torrenziale in gara-donne è stata Nicole Ruggeri. La portacolori dei Gaaren#BEaHERO ha chiuso la sua bagnatissima fatica in due ore, 15 minuti e 13 secondi (28esima della classifica assoluta), distanziando di poco meno di un minuto (51 secondi) Rita Cattaneo dei Runners Bergamo (29esima) e di uno e 59 Silvia Zanchi (ElleErre ASD, 43esima di 160 finishers). Top five anche per la runner indipendente Francesca Acquati e per l’aquila Pegarun Cristina Germozzi.

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Nella prova entry level di Arrancabotta Trail (la Short sulla distanza dei 13 chilometri, con 900 metri D+) GS Orobie si è rifatta con gli interessi, monopolizzando il podio-uomini: vestono infatti la divisa (inzuppata!) della società brembana Manuel Zani, Marco Rota e Oscar Zani che sono piombati in quest’ordine sulla linea d’arrivo: infreddoliti, sbuffanti ma soddisfatti. Tempo finale di un’ora, 11 minuti e 20 secondi per il vincitore, ritardi rispettivamente di 51 secondi e di tre minuti e 50 secondi per i suoi inseguitori. Gradino alto del podio in gara-donne per Pamela Degiorgi (un’ora, 55 minuti e 44 secondi, 46esima del ranking) davanti all’altra runner indipendente Paola Nava (ritardo di cinque minuti e 16 secondi, 50esima di 68 finishers) e Giada Arrotini dei Runners Bergamo, al traguardo due ore, sette minuti e 34 secondi dopo il segnale di partenza (59esima assoluta).

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Come detto, Arrancabotta 2024 era valida nel suo formato lungo come seconda e ultima prova del circuito invernale (a Botta molto più che a Ubiale…) La Due sul Brembo. Ad imporsi tra gli uomini Paolo Poli (Pegarun) con il tempo totale di tre ore, 55 minuti e 22 secondi. Piazza d’onore per Mauro Rota di GS Orobie (distacco overall di nove minuti e sei secondi), terzo gradino del podio per Cristian Terzi (Pegarun) con il tempo Ubiale+Botta di quattro ore, dieci minuti e 57 secondi.

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Nel ranking femminile Rita Cattaneo dei Runners Bergamo (prima a Ubiale nella gara vinta al maschile da Sergio Bonadi) la spunta con il tempo totale di cinque ore, due minuti su Nicole Ruggeri (Gaaren#BEaHERO), staccata di nove minuti e 20 secondi). Terzo posto finale per Cristina Germozzi (Pegarun) in cinque ore, 18 minuti e 27 secondi.

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Il circuito ha premiato anche i vincitori delle categorie "over". Nella 45 femminile vittoria di Marco Rota di Atletica Marathon Almenno San Bartolomeo e di Giulia Ghilardi (Gaaren #Beahero). Anna Sara Gasparri di Club Pantera Rosa e l’aquila Pegarun Mauro Toniolo primeggiano tra gli over 50. Dominio Pegarun con Emanuela Manzoli e Alfredo Acquistapace nella classifica over 55, mentre tra gli over 60 (e oltre) a mettere tutti in riga è Dario Paziente Gervasoni di Atletica Valle Brembana.

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