FORMULA 1 ALL'ASTA

Affari da corsa: all'asta da Sotheby's a Montecarlo la collezione da corsa di Scheckter

L'intera collezione ha un valore stimato di ventuno milioni di euro

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© Getty Images

È senza ombra di dubbio la Ferrari 312 T4 del 1979 il pezzo forte della collezione "da corsa" che Jody Scheckter mette in vendita con la mediazione della casa d'aste londinese RM Sotheby's sabato 11 maggio al Grimaldi Forum di Montecarlo, nel bel mezzo del weekend del Grand Prix de Monaco Historique. Campione del mondo quarantacinque anni fa proprio al volante della T4 (al suo fianco quell'anno Gilles Villeneuve che lo aiutò a battere la concorrenza di Ligier prima e Williams poi), il settantaquattrenne sudafricano originario di East London ha deciso di separarsi da una straordinaria collezione, il cui valore complessivo oltrepassa i ventuno milioni di euro. Chissà con quale spirito, visto che nell'abitacolo di alcune delle monoposto in vendita (quasi tutte da lui portate in gara), Jody si era calato anche in anni recenti e in occasione di raduni e rievocazioni. A partire da quello della T4, valore stimato tra i cinque e i sei milioni e mezzo di euro.

© Getty Images

Oltre alla Rossa del 1979 (esteticamente non bellissima-si fa per dire) ma in pista efficiente e vincente, tanto da battere le più moderne wing cars avversarie, all'asta nel Principato vanno pezzi pregiati come la meravigliosa Wolf WR1 con la quale Jody vinse il GP d'Argentina che aprì il Mondiale del 1977 e poi - evoluta in WR2 e WR3 - quelli di Monaco e Canada. Oppure la Tyrrell 007 con la quale il nostro vinse nel 1975 il suo GP di casa a Kyalami. E ancora - continuando a ritroso nel tempo - due McLaren: la M19 guidata al nono posto finale nel GP degli USA di Watkins Glen del 1972 (la sua gara d'esordio in Formula Uno) e la M23 da lui utilizzata a più riprese l'anno seguente e portata alla vittoria dal più esperto compagno di squadra Peter Revson nel GP d'Inghilterra passato alla storia per la carambola al via provocata proprio da Scheckter e che coinvolse una decina di piloti, tara i quali il nostro Andrea de Adamich che riportò gravi fratture ad entrambi gli arti inferiori.

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Una storia particolare è quella che riguarda la straordinaria Tyrrell P34 a sei ruote del 1976: Scheckter la portò ad una storica vittoria nel GP di Svezia, che diventò una ancor più storica doppietta quando il suo compagno di squadra Patrick Depailler tagliò in seconda posizione il traguardo di Anderstorp al volante della P34 "six-wheeler" gemella. La monoposto che va all'asta il prossimo 11 maggio nel Principato però non è esattamente originale, ma non è nemmeno una... "vera" e propria replica: si tratta infatti di un esemplare realizzato nei primi anni di questo secolo, partendo però dalla base di un telaio originale mai usato in gara all'epoca.

© RM Sotheby's

Completano la magnifica dozzina due monoposto di Formula 2 (un McLaren M21 del 1972 e una Rondel M1 del 1973), una Merlyn Mk21 di Formula 3, un'altra Merlyn (la Mk11 con la quale l'allora ventenne Jody vinse il titolo inglese di Formula Ford del 1970), una Trojan T101 di Formula 5000 ed infine l'unica auto a ruote coperte: una Alfa Romeo Giulietta SZ del 1960 che prese parte alla Targa Florio del 1961 e del 1963.

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