NBA

Nba: Edwards guida la rimonta dei Timberwolves, cadono Okc e Milwaukee

Minnesota raddrizza la gara nella ripresa e sconfigge i Clippers. Si accorcia la classifica a Ovest: Indiana regola i Thunder, che ora guidano con Denver

© afp

Nella notte dell'Nba non steccano i Boston Celtics, che proseguono la loro marcia trionfale e travolgono Utah, volando a 51 vittorie stagionali: nessuno come loro, che dominano a Est. A Ovest, invece, ecco l'ennesimo rimescolamento delle carte: Oklahoma affonda contro i Pacers e viene agganciata da Denver, con Minnesota a una sola vittoria. I Timberwolves rimontano e sconfiggono i Clippers nel segno di Edwards (37), crollano invece i Bucks a Sacramento. 

OKLAHOMA CITY THUNDER-INDIANA PACERS 111-121

Non dura molto la vetta in solitaria degli Oklahoma City Thunder, che cadono in casa contro i Pacers e vengono agganciati dai Denver Nuggets con uno score di 45 vittorie e 20 sconfitte: ora guida un duo nella Western Conference, coi T'Wolves (45-21) in scia. La sfida contro Indiana è subito stregata per Okc, che scivola sul -12 a metà gara e non sa riprendersi, fino ad uscire sconfitta per 121-111 tra le mura amiche. Questa volta Shai Gilgeous-Alexander, che chiude con 30 punti e 10 rimbalzi, non basta in una serata da 43.4% al tiro per i padroni di casa. Dort è il migliore del supporting cast dei Thunder, con Holmgren (13 rimbalzi) e Giddey a quota 15, ma arriva un ko nel quale pesa anche l'assenza di Jalen Williams. Esultano dunque i Pacers, che ne portano sei in doppia cifra con un'ottima prova di squadra: Turner è il migliore con 24 punti, ma brillano anche Haliburton (18+12 assist) e Siakam (18+11 rimbalzi). Un trio che consegna la vittoria ai Pacers, che ora sono sesti a Est (37-29). 

UTAH JAZZ-BOSTON CELTICS 107-123

Non si ferma la marcia dei Boston Celtics, che brillano e convincono nonostante le assenze di Brown, Porzingis e Horford. La pratica Jazz viene chiusa a metà gara, quando gli ospiti sono già sul +15, e rifinita nella ripresa: Utah ha un moto d'orgoglio e rientra in gioco, ma viene definitivamente ricacciata indietro con un ultimo quarto da 25-16, che vale il 123-107 finale. Boston surclassa i rivali nel rimbalzo offensivo (22-8) e dalla distanza, mettendo a referto la bellezza di venti triple, e ha un assoluto trascinatore: Jayson Tatum chiude con 38 punti e 13/25 al tiro, con un perfetto 8/8 da tre. Tutto il quintetto dei Celtics, che dominano a Est con 51 vittorie e 14 ko (nessun altro ha superato quota 45), va in doppia cifra: Derrick White arriva a 24 punti, precedendo Jrue Holiday (16), Hauser (14) e Kornet (12). Nei Jazz, il migliore è Keyonte George (26) davanti a Clarkson (21) e Sexton (20). Numeri che, complici l'assenza di Markkanen, non bastano per evitare l'ennesimo ko: sono 11 in 13 gare dall'addio di Fontecchio, per una squadra che è quartultima a Ovest (28-37). 

LOS ANGELES CLIPPERS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 100-118

Dopo due ko consecutivi i Timberwolves tornano a vincere e lo fanno in rimonta, risvegliandosi dal -22 nel secondo quarto e completando il ribaltone nella ripresa. Qui un parziale complessivo di 63-37 vale un nettissimo successo sui Clippers, che perdono subito Kawhi Leonard per un infortunio alla schiena e affondano nella ripresa, sgonfiandosi del tutto. Il migliore nei padroni di casa è Paul George con 22 punti, poi c'è il vuoto: Harden è il secondo realizzatore con 12 punti in una prova sottotono. I Clippers subiscono così il secondo ko consecutivo, restando quarti a Ovest (41-23) e ben lontani dai T'Wolves, che sono terzi (45-21) e in scia al duo di testa. Il trascinatore nella rimonta di Minnesota è un sontuoso Anthony Edwards, che trova 37 punti tirando 15/29 dal campo e precede un ottimo Alexander-Walker (28) e Conley (23): nuova tegola per gli ospiti, che vedono uscire Gobert per un colpo al torace in una serata vittoriosa. Il francese rischia di fermarsi nella prossima sfida e questo sarebbe un guaio per Minnesota, visto che manca anche Karl-Anthony Towns. 

SACRAMENTO KINGS-MILWAUKEE BUCKS 129-94

Un'autentica serata da incubo condanna i Milwaukee Bucks alla sconfitta a Sacramento: Giannis e compagni sono in testa dopo il primo quarto, ma poi affondano fino a diciannove punti di scarto nel secondo parziale e vengono travolti nel quarto (34-16). Nasce così una durissima sconfitta esterna per 129-94, che ha un assoluto protagonista. De'Aaron Fox chiude con 29 punti ed è il top-scorer dei suoi in una vittoria storica, visto che i Kings non sconfiggevano Milwaukee dal 2016 e da quindici gare, dando vita alla pù lunga serie negativa tra due squadre Nba. Alle sue spalle brilla Monk (25), ma soprattutto brilla Sabonis: 47a doppia doppia consecutiva per il lituano, che batte il record di Jerry Lucas nella franchigia con 22 punti e 11 rimbalzi (più otto assist). Sono cinque i giocatori in doppia cifra per Sacramento, mentre i Bucks pesano interamente sulle spalle di Giannis Antetokounmpo: il greco fa il suo con 30 punti e 13 rimbalzi, ma dietro di lui c'è il vuoto. Stecca anche Lillard, che tira 2/12 con -22 di plus/minus e solo 10 punti realizzati. Appena tre in più di Danilo Gallinari, che con due canestri e tre liberi arriva a 7 punti in 7 minuti giocati in pieno garbage time. I Bucks restano comunque secondi a Est (42-24), mentre i Kings ora occupano il settimo posto a Ovest (37-27). 

NEW YORK KNICKS-PHILADELPHIA 76ERS 106-79

Proseguono le sconfitte a basso punteggio per i Philadelphia 76ers, che faticano enormemente senza Joel Embiid e vengono travolti dai Knicks col punteggio di 106-79 in una gara senza appello: i newyorkesi volano subito sul +12 e allungano progressivamente di quarto in quarto fino ai 27 punti di margine conclusivi. La voglia e l'energia dei padroni di casa sono migliori e c'è un assoluto trascinatore. Josh Hart trova la sua quarta tripla doppia stagionale con 20 punti, 19 rimbalzi e 10 assist, risultando decisivo con Brunson (20) e DiVincenzo (16) nell'ennesimo show dei Villanova boys. New York ritrova anche OG Anunoby, dopo diciotto gare d'assenza, e quest'ultimo risponde con 14 punti, precedendo McBride e Achiuwa (13) in una gara con sei giocatori in doppia cifra per i vincitori. Sottotono invece i Sixers, che hanno in Oubre (19) e nel rientrante Maxey (17) i loro top-scorer: Philadelphia scivola così in settima posizione a Est (36-29), dove i Knicks sono quarti (38-27). 

MEMPHIS GRIZZLIES-WASHINGTON WIZARDS 109-97

Nessun problema per Memphis, che resta avanti per tutta la partita e domina contro i Washington Wizards, che scivolano addirittura a venticinque punti di distanza prima di accorciare pian piano nella ripresa e perdere per 109-97. L'ottavo successo casalingo dei Grizzlies matura grazie a una prova dominante, nella quale il migliore è un protagonista a sorpresa. Trey Jemison, che ha firmato un two-way contract con Memphis, chiude con 24 punti e 11/13 al tiro, da top-scorer della squadra davanti a GG Jackson (19) e LaRavia (16). Una prestazione che risulta decisiva nell'economia della gara e ferma a due la striscia di successi dei Wizards, che escono sconfitti nonostante le buonissime prove di Kuzma (24) e Kispert (22). Tutto gira storto a Washington, che è troppo fragile difensivamente e non riesce a mettersi completamente in moto in attacco. La formazione della capitale torna ultima a Est (11-54), mentre Memphis resta 13a e terzultima a Ovest (23-43). 

SAN ANTONIO SPURS-HOUSTON ROCKETS 101-103

Il terzo quarto risulta decisivo per gli Houston Rockets, che vincono nuovamente il derby texano coi San Antonio Spurs e conquistano il terzo successo consecutivo, sbancando il palazzetto rivale col punteggio di 103-101. Guidano i padroni di casa nei primi due quarti, ma un parziale di 32-25 nel terzo consegna la leadership ai Rockets, bravi a difendersi nei minuti finali e portare a casa la vittoria. I 24 punti di Tre Jones e i 21 di Sochan non bastano a San Antonio, che paga una serata sottotono per Victow Wembanyama: solo 13 punti e 10 rimbalzi per la stellina francese, che sbatte su Dillon Brooks (14) e sull'aggressiva difesa rivale. Buonissima prova di squadra invece per i Rockets, che hanno in VanVleet (21) il top-scorer e ne portano cinque in doppia cifra con ottime percentuali. Houston resta 11a a Ovest (30-35), dove gli Spurs sono saldamente ultimi con 14 vittorie e 52 sconfitte.

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