LA STORIA

Basket, Venezia si gode Rayjon Tucker: numeri e giocate da MVP

La passione per la danza, un brand di moda, l'origine del soprannome "The Flight": scopriamo un po' di curiosità sull'americano dell'Umana Reyer

Tra i tanti protagonisti della Serie A di basket ce n'è uno che ha sicuramente catturato l'attenzione più di altri grazie a numeri e anche (e soprattutto) giocate da MVP. Soprannominato "The Flight" ("Il volo"), stiamo parlando di Rayjon Tucker dell'Umana Reyer Venezia. Tanti punti, la valutazione più alta del campionato (19.1), spunti da NBA. In particolare, c'è una schiacciata che ha fatto il giro dei social, quella contro Brescia nel 13° turno di Serie A che lui stesso ha definito come "la più bella della mia carriera".

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È il manifesto del suo gioco, fotografia del suo soprannome ("The Flight", appunto), specchio della sua personalità: "Mi chiamano così perché da sempre salto tanto in alto e sono molto atletico. Me lo hanno dato i miei compagni di squadra quando eravamo piccoli, riesco ad arrivare quasi nello spazio saltando e sembra che voli".

Tante partite di G League, 39 apparizioni in NBA tra Utah, Denver, Philadelphia e Milwaukee: "Ora ho in testa di giocare bene qui in Italia e provare a vincere un campionato. Sono ancora abbastanza giovane, ho 26 anni. Non penso che la porta dell'NBA sia definitivamente chiusa, ma non è nei miei pensieri. Certo sarebbe bello tornare a casa, per la famiglia e altro. Ma amo l'Italia, questo club e il mio principale obiettivo è Venezia".

Dinamite in campo e anche fuori, con un hobby in particolare: il ballo. "Mia madre ha una scuola di danza, io ho ballato da quando avevo due anni. Poi ovviamente la musica, la ascolto, la faccio. Rap, il mio preferito è J.Cole. Mi piace la moda, creo vestiti, ho un mio brand che lancerò a breve. E poi leggo la Bibbia e amo dormire".

L'ottima stagione che sta vivendo all'Umana Reyer Venezia è una conseguenza del suo duro lavoro: "Se mi aspettavo questo inizio di stagione per me? Uno ci spera sempre, ma non si può mai sapere cosa riserva un'annata. Io ho sempre in testa di vincere, in partita e in allenamento: sono competitivo, amo la pallacanestro, amo divertirmi e metto tutto quello che ho per amore di questo gioco e per la squadra".

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