VERSO ATALANTA-SPORTING LISBONA

Gasperini: "Dobbiamo ragionare sui 120 minuti. Ai quarti non vorrei un derby"

L'allenatore dei bergamaschi parla alla vigilia della partita di Europa League forte del pareggio nella gara d'andata

Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, ha parlato a Sky Sport alla vigilia del ritorno degli ottavi di Europa League contro lo Sporting Lisbona: "Sono partite che si vogliono giocare, inseguiamo tutto l'anno la posizione per l'Europa, poi quando arrivano queste partite sono particolari e diverse dal campionato. E' una partita secca, deve uscire un vincitore e visto l'equilibrio che c'è stato tra noi e loro c'è la possibilità di supplementari o rigori. Dobbiamo considerare tutto, domani ci sarà il verdetto".

"Turnover in vista della Fiorentina? Stiamo giocando tante partite in pochissimi giorni contro squadre di alto valore ed è necessario valutare le condizioni di tutti. Domani dobbiamo ragionare sui 120 minuti. In campionato abbiamo incontrato tutte le prime ma non è finita, adesso abbiamo Fiorentina e Napoli, poi il calendario sarà diverso. Il campionato è equilibrato e c'è una grande battaglia per l'Europa. È fondamentale esserci. Contro lo Sporting l'unico piccolo vantaggio è che giochiamo in casa, a Lisbona abbiamo fatto una buona gara e c'è rammarico per non aver vinto. Dobbiamo cancellare quella gara e ripartire da domani. Lo Sporting lo abbiamo sofferto di più a Bergamo. Se passassimo il turno diventerebbe possibile un derby italiano. Roma e Milan hanno un ottimo vantaggio, se dovessimo essere tre italiane su otto ci sarebbe la possibilità, ma speriamo di no", ha concluso Gasp. 

SCAMACCA: "I TIFOSI SARANNO IL DODICESIMO UOMO"
"Giocare in casa ci spinge a dare qualcosa in più, i nostri tifosi saranno il nostro dodicesimo uomo". Così l'attaccante dell'Atalanta Gianluca Scamacca nel corso della conferenza stampa di presentazione della sfida allo Sporting Lisbona. Il bomber orobico ha sottolineato come domani sarà importante "partire subito forte e metterli subito con le spalle al muro" perché "il nostro obiettivo è vincere e passare il turno". Infine un pensiero sul momento vissuto: "Non ho sentito nessuna pressione - ha detto Scamacca -, quando un attaccante non segna è normale che ci siano questi periodi. È un momento di crescita, non è vero che prima non sorridevo, mi sento pienamente coinvolto in questo progetto".

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