Olivier Bearman e le difficoltà con la patante: "Venne bocciato per un semaforo rosso"
Il giovane pilota della Ferrari ha stupito per l'esordio nel Gran Premio dell'Arabia Saudita, ma ha faticato maggiormente su strada
Nonostante i diciotto anni e l'esperienza racchiusa a qualche sessione di prove libere, Oliver Bearman ha dimostrato di adattarsi alla perfezione alla Formula 1. Anche se chiamato in extremis dalla Ferrari per sostituire Carlos Sainz, colpito da un attacco di appendicite, il pilota inglese ha fatto vedere tutte le proprie qualità chiudendo il Gran Premio dell'Arabia Saudita al 7° posto davanti al futuro ferrarista Lewis Hamilton. L'abilità in circuito non equivale però a quella in strada dove il giovane britannico ha dovuto far i conti con una bocciatura all'esame della patente.
Galeotto fu un semaforo che gli costò l'ottenimento di quel documento necessario per guidare un'auto nella vita di tutti i giorni. Era l'ottobre 2022 e, come raccontato in un'intervista a The Sun, Bearman decise di affidarsi all'istruttore di guida David Currey.
"Oliver si è messo in contatto tramite Instagram perché vivo nella stessa cittadina della sua famiglia. Era stato bocciato al primo tentativo perché non aveva rispettato un semaforo. Era passato col giallo o forse non si era fermato. Oppure potrebbe essere stato il modo in cui era posizionato in quel momento davanti al semaforo - ricorda Currey -. Abbiamo fatto una lezione nella sua Bmw, ma con lui mi sentivo sicuro. Quando sbagliava qualcosa, sbottava contro se stesso. Ma era molto educato e voleva solo imparare. Ha fatto diverse domande e sembrava molto con i piedi per terra, un ragazzo eccezionale".
Bearman è comunque in buona compagnia visto che anche Max Verstappen fece fatica a ottenere la patente, tuttavia il suo istruttore garantisce che non ci saranno più problemi: "Gli auguro il meglio, ma se lo rivedo a casa, non voglio andare in macchina con lui. Non voglio avere problemi con un semaforo rosso...".