La Milano-Sanremo è una delle competizioni più imprevedibili del panorama ciclistico mondiale. La distanza che sfiora i 300 chilometri e la presenza nel finale di due strappi come Cipressa e Poggio lascia molto aperto il pronostico consentendo velocisti e scalatori di giocarsi le stesse chance sul traguardo di via Roma. La conferma che tutto sia possibile è la sfida fra il campione uscente Mathieu Van der Poel e lo sloveno Tadej Pogacar, due modi di vedere il ciclismo apparentemente simili, ma per caratteristiche completamente diversi.
L'olandese dell'Alpecin-Deceuninck torna in Riviera da grande favorito dopo l'impresa dello scorso anno che vide lasciare sul Poggio i vari Ganna, Van Aert e Pogacar dopo aver aperto la propria annata con la Classica di Primavera. Riproporre il medesimo andamento non sarà facile, ma il campione del mondo ci ha ricordato come la preparazione conti fino a un certo punto, soprattutto se affronti le competizioni più "con il cuore" che "con la mente".
Forse per emulare il diretto avversario, forse per dare un segnale, anche Pogacar ha fatto il botto al rientro alle corse vincendo la Strade Bianche e trasferendosi da quel momento in Liguria per non lasciare nulla al caso ed evitare di masticare nuovamente amaro dopo il quarto posto ottenuto dodici mesi fa. Il talento dell'UAE Team Emirates ha mostrato una condizione invidiabile dominando sugli sterrati toscani con 80 chilometri di fuga. Per vincere alla Sanremo servirà inventarsi qualcosa di simile anche perché Pogacar non potrà aspettare il Poggio per pensare di staccare gli uomini da classiche.
Se sull'ascesa imperiese non dovesse accadere nulla di ché, a quel punto le possibilità di vedere una volata a ranghi compatti si alzerebbe decisamente con Jonathan Milan pronto a non farsi scappare l'occasione. Il friulano della Lidl-Trek è la grande speranza dell'Italia che non vince la Sanremo dal 2018 quando nella Città dei Fiori si impose Vincenzo Nibali. Da quel momento solo il secondo posto di Filippo Ganna lo scorso anno ci ha consentito di esser protagonisti, ma le due vittorie alla Tirreno-Adriatico propiziate da terreni ondulati fanno ben sperare con il campione olimpico che potrà contare sull'appoggio del danese Mads Pedersen.
In caso di sprint occhi puntati anche sul belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), l'australiano Caleb Ewan (Team Jayco-AlUla) e l'eritreo Biniam Girmay (Intermarchè-Wanty), mentre per un colpo di mano si candidano il francese Christophe Laporte (Team Visma-Lease a Bike), lo sloveno Matej Mohoric (Bahrein-Victorius) e gli azzurri Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) e Filippo Ganna (Ineos-Grenadiers).