Francesco Acerbi si difende dopo le gravi accuse lanciate da Juan Jesus (che durante Inter-Napoli si è rivolto così all'arbitro La Penna "mi ha detto n...o"): "Non ho detto nessuna frase razzista. E ora dico un bel vaffa al razzismo. Frasi razziste dalla mia bocca non ne sono mai uscite, poco ma sicuro. Sono molto sereno. In 20 anni di carriera non ho mai detto una frase razzista, è stato lui che ha frainteso". Il difensore nerazzurro, rientrando da Coverciano dove, dopo aver parlato con Spalletti, è stato escluso dalle amichevoli dei prossimi giorni, parla di quanto successo domenica a San Siro negando tutto: "Mi spiace aver dovuto lasciare il ritiro ma è andata così ed è giusto così". La giustizia sportiva cercherà di fare luce su quanto accaduto in campo per poi prendere eventuali provvedimenti: rischia 10 giornate di squalifica. Federico Pastorello, agente del difensore interista, afferma: "Diverbio acceso ma non ha detto quella parola". E l'Inter annuncia: "Presto un confronto col giocatore per far luce sulle esatte dinamiche"
Le accuse di Juan Jesus dovranno ovviamente essere provate ma, nel caso questo accadesse, l'offesa di Acerbi violerebbe il comma 1 dell'articolo 28 di Codice di Giustizia Sportiva che recita: "costituisce comportamento discriminatorio ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporta offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, 32 lingua, sesso, nazionalità, origine anche etnica, condizione personale o sociale ovvero configura propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori".
Il comma successivo chiarisce anche le sanzioni per la violazioni dell'articolo: "il calciatore che commette una violazione di cui al comma 1 è punito con la squalifica per almeno dieci giornate di gara o, nei casi più gravi, con una squalifica a tempo determinato e con la sanzione prevista dall’art. 9, comma 1, lettera g) nonché, per il settore professionistico, con l’ammenda da euro 10.000,00 ad euro 20.000,00".
Tra l'altro proprio durante la 29.a giornata, quella terminata ieri, la Serie A aveva promosso su tutti i campi il messaggio “Keep Racism Out. Together. Everywhere”, messaggio in occasione della "XX Settimana di Azione contro il razzismo".
Federico Pastorello, agente di Acerbi, difende il suo assistito: "Mi ha detto che è stato un diverbio acceso in cui si sono dette parole di troppo ma la parola n...o non l'ha mai detta. Se poi fosse vero, sono cose che vanno controllate e punti".
"FC Internazionale Milano prende atto del comunicato divulgato dalla FIGC in relazione ai fatti che hanno riguardato Francesco Acerbi durante la gara di ieri sera contro il Napoli, e del fatto che FIGC e Acerbi abbiano convenuto la non partecipazione del calciatore alle prossime due amichevoli della Nazionale in programma negli Stati Uniti. FC Internazionale Milano si riserva quanto prima un confronto con il proprio tesserato al fine di far luce sulle esatte dinamiche di quanto accaduto ieri sera".
Francesco Acerbi non partirà con la nazionale azzurra per la tournée negli Usa, dove sono previste due amichevoli. La decisione di escludere il difensore dell'Inter dal gruppo è arrivata dopo l'episodio che lo ha visto protagonista ieri. Acerbi, fa sapere la Figc, nel ritiro di Roma ha chiarito al ct, Luciano Spalletti, e ai compagni di non aver avuto alcun intento discriminatorio, ma si è scelto comunque di non farlo restare "per la necessaria serenità della nazionale e dello stesso giocatore". Acerbi lascia oggi stesso il ritiro. Al posto di Acerbi, è stato convocato il difensore della Roma, Gianluca Mancini, che faceva già parte della lista dei pre convocati.
IL VIDEO DEL NAPOLI: "NO AL RAZZISMO"