L'avventura di Matteo Berrettini nel Miami Open, il secondo Masters 1000 statunitense, dura 2h48' e un singolo turno. I 64mi di finale sanciscono l'immediata eliminazione dell'azzurro, che vince il primo set e poi cede alla stanchezza, subendo anche un capogiro che fa tremare il pubblico della Florida. Il romano si riprende e lotta come un leone, ma viene sconfitto col punteggio di 4-6, 6-3, 6-4 da Andy Murray. Sarà lui a sfidare Etcheverry (29).
Il ritorno di Matteo Berrettini in un Masters 1000 non è vincente, con l'azzurro che viene sconfitto in rimonta da Andy Murray: 4-6, 6-3, 6-4 il punteggio che sancisce la rapida eliminazione di un tennista che sta cercando di rientrare nel gotha mondiale, dopo un lungo stop. Sotto gli occhi di Paolo Maldini, il tennista romano strappa subito il servizio al rivale col dritto e poi vola sul 2-0 grazie al suo primo turno di battuta. Berrettini sembra in condizione, serve l'82% di prime in campo e mantiene il doppio gioco di vantaggio sul 3-1. Murray reagisce, ma si vede annullare due palle break e scivola in svantaggio sul 4-2 dopo dieci minuti di game. Lo scozzese accorcia sul 5-4 con un gioco tenuto a zero al servizio, poi affonda nel successivo. Berrettini può chiudere così sul 6-4 e vincere il primo set dopo 50' di gioco. Nel parziale successivo arriva il risveglio di Murray, che tiene per tre volte il servizio a zero e vola sul 2-1, venendo subito riacciuffato dall'azzurro. Berrettini ha un calo fisico importante, scivolando sul 5-2 e trovandosi a servire per il match. Qui c'è un momento di shock e paura, perché mentre sta per vivere il suo primo momento al servizio, Berrettini rischia lo svenimento per un capogiro.
Le temperature non sono altissime, l'umidità sì e questo potrebbe aver influito, col romano che resta in piedi solo tenendosi alla racchetta e ferma il gioco per cinque minuti, nei quali prova la pressione e si alimenta. Il medico dà l'ok per riprendere e Matteo vince subito un gioco, per poi cedere sul 6-3 nel successivo turno di battuta di Murray. Lo scozzese pareggia così i conti e nel terzo set si conferma ingiocabile al servizio. Dopo un primo gioco interminabile (18 punti e 20 minuti), Berrettini subisce il break e scivola sul 2-0, ma riesce a reagire e annulla il potenziale 4-1 del rivale, mantenendo i due giochi di svantaggio. Murray rimonta da 0-40 al servizio e vola sul 4-2, per poi costringere l'ex numero sei al mondo (ora fuori dalla top-100) a servire per restare in gioco. Un turno di battuta a zero consegna a Murray la possibilità di chiudere i giochi col servizio, decisivo in una gara che si è rivelata combattuta, nonostante l'evidente stanchezza dell'azzurro in seguito alle fatiche di Phoenix. L'ex campione olimpico chiude a quindici e vince col punteggio di 4-6, 6-3, 6-4 in 2h48' di gioco. Sarà lui a sfidare Etcheverry (29), mentre l'avventura di Berrettini nel Miami Open dura solo un turno. L'Italia ora attende il debutto di Jannik Sinner (2), che vivrà un derby tutto italiano con Vavassori, dopo che quest'ultimo ha eliminato Cachin (6-2, 6-2).