RAZZISMO IN CAMPO

Razzismo, Thuram: "Sto con Maignan, giusto che Acerbi torni nel club per difendersi"

 "In casi del genere non è il momento di andare in Nazionale, è corretto che Francesco spieghi cosa è successo"

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Dal ritiro della nazionale francese, Marcus Thuram ha parlato di diversi temi in conferenza stampa, affrontando anche il caso Acerbi, accusato di aver rivolto frase razziste a Juan Jesus durante il match dell'Inter contro il Napoli. "Razzismo in campo? Io sono d'accordo con Maignan, dobbiamo lasciare il campo in questi casi - ha spiegato l'attaccante dell'Inter -. Dobbiamo battere i pugni sul tavolo per far capire che questo è inaccettabile". "La situazione di Acerbi? Quando c'è una procedura così grave in corso, il giocatore deve rimanere al club per difendersi o per dire ciò che è successo - ha aggiunto in riferimento al compagno di squadra -. Non è il momento di andare in nazionale in tali momenti".

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L'ELIMINAZIONE DALLA CHAMPIONS - Riavvolgendo un po' il nastro, Thuram è tornato a parlare dell'eliminazione dalla Champions dell'Inter. "La Nazionale francese arriva sempre nel momento giusto - ha spiegato l'attaccante -. E' stata una serata complicata perché non è bello essere eliminati in Champions League. Ora vogliamo vincere lo scudetto". Poi una battuta sull'episodio che durante il match l'ha visto protagonista con Savic: "E' un gesto che non si doveva fare ma no, non avevo paura del var". 

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LA NAZIONALE - Nel corso della conferenza stampa, Thuram ha parlato del suo presente e del suo futuro con la maglia dei Bleus. "Concorrenza in attacco? Io cerco di esserci ogni volta che ci sono le convocazioni - ha spiegato l'attaccante nerazzurro -. Poi abbiamo giocatori molto, molto bravi davanti. L'allenatore ha solo l'imbarazzo della scelta". "Questa è la mia seconda stagione da numero 9 - ha proseguito -. Nella prima ho giocato da solo in attacco, ora sto imparando a giocare con Lautaro in coppia". "Sarebbe un grande motivo di orgoglio per qualsiasi giocatore francese giocare alle Olimpiadi. Poi c'è un allenatore che è Thierry Henry e che farà la sua lista - ha aggiunto Thuram -. Se sarò chiamato in causa, risponderò, ma non mi candiderò pubblicamente per farlo". "Europei e Olimpiadi? Se un giocatore vuole fare entrambe le cose, penso che troverà le energie per farlo", ha proseguito lasciando decisamente aperta la porta all'opzione. 

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