SENTENZA

Calciopoli, ricorso di Giraudo: per il TAR del Lazio è "difetto di giurisdizione"

Attesa per la pubblicazione della sentenza completa da parte del Tribunale

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Il TAR del Lazio ha emesso una decisione sul ricorso dell'ex amministratore delegato della Juventus, Antonio Giraudo, riguardante la vicenda legale conosciuta come Calciopoli. Il TAR ha dichiarato l'esistenza di un "difetto di giurisdizione". Giraudo aveva presentato ricorso alla giustizia amministrativa dopo gli sviluppi legali della vicenda, chiedendo che la questione di incompatibilità della legge 280/2003 - che disciplina la giustizia sportiva in base alla specificità dello sport, rispetto ai principi del diritto comunitario - venisse rimessa alla Corte di Giustizia Europea.

Gli avvocati di Giraudo, Jean-Louis Dupont e Amedeo Rosboch, hanno evidenziato che la legge in questione conferisce un monopolio disciplinare alle federazioni sportive e impedisce al TAR di annullare o modificare le loro decisioni, violando così il principio generale del diritto dell'Unione Europea della "tutela giurisdizionale effettiva".

Secondo l'avvocato Rosboch, la giustizia sportiva in Italia è un sistema chiuso che non consente di chiedere l'annullamento delle sentenze, ma solo una tutela risarcitoria. Questo significa che una condanna sportiva rimane inalterata e non vi è la possibilità di appellarsi a un giudice.

Giraudo è stato radiato dalla Federcalcio nel 2011 a causa delle conseguenze di Calciopoli. Tuttavia, nel settembre 2021, ha ottenuto un primo successo quando la Corte europea dei diritti dell'uomo ha accolto il suo ricorso, riconoscendo la violazione dei suoi diritti di difesa e la durata irragionevole del processo.

Al momento si attende la pubblicazione della sentenza completa da parte del TAR del Lazio, che per ora ha solamente sottolineato il "difetto di giurisdizione" riguardante il ricorso di Giraudo.