L’impresa di Oliviero Bosatelli al Tor des Geants 2019 è stata davvero unica … Anzi no, perché a replicarla, qualche ora dopo l’arrivo del gigante di Gandino sul traguardo di Courmayeur, è stata Silvia Ainhoa Trigueros Garrote (foto di Balma Nadir, tratta dalla pagina facebook del Tor). L’unica … controindicazione del trionfo dell’atleta basca è stato – se così si può dire - …il “timing” del gran finale: Silvia infatti ha concluso la sua fatica all’una e ventitre del mattino. Accolta in pratica solo dal suo staff, dai suoi tifosi e da una manciata di spettatori … dalla passione davvero incrollabile. Nulla però che potesse togliere qualcosa alla soddisfazione di Silvia che – proprio come Bosatelli – centra al Tor 2019 la sua seconda affermazione in questa mitica prova.
Seconda consecutiva tra l’altro, da aggiungere al successo di dodici mesi fa ed al secondo posto del 2017. Insomma, uno “score” eccezionale! Basta così? No, perché dobbiamo ancora sottolineare che la Trigueros (portacolori del team Race Land), salita in cattedra dopo l’ottimo avvio della francese Sonia Furtado (poi costretta al ritiro), si è pure classificata sesta assoluta (!), stabilendo il nuovo record femminile: traguardo raggiunto in ottantacinque ore, 23 minuti e 15 secondi. Con lei sul podio sono salite la transalpina Jocelyne Pauly (20esima assoluta) e la prima delle italiane: la canavesana Chiara Boggio (Hoka One One, 26esima della generale). Appena giù dal podio invece altre tre atlete tricolori: la valdostana Elisabetta Negra (38esima), la brianzola Patrizia Pensa (DF Sport Specialist/Team Pasturo, 42esima) e la bergamasca Melissa Paganelli (E-Rock Team/Scott Running Team Italia, 43esima). Queste ultime due separate a Courmayeur da nove soli minuti. Dopo 330 chilometri di gara, praticamente un arrivo in volata!