Carlos Sainz e la Ferrari si prendono la scena nel GP d'Australia, terza tappa stagionale della F1. Nella domenica del ritorno alla normalità per Verstappen, costretto al ritiro a causa di problemi ai freni alla sua Red Bull, lo spagnolo lo supera al quarto giro e scappa via verso un successo mai messo in discussione. E sul secondo gradino del podio va Charles Leclerc, per una doppietta della Rossa che mancava da Bahrain 2022. Terzo Lando Norris, seguito dal compagno di box McLaren Oscar Piastri. Nel finale paura per George Russell e la Mercedes, col britannico a muro in curva 8 che ha portato alla virtual safety car che ha congelato le posizioni all'ultimo giro.
Un clamoroso colpo di scena ai primi giri di gara stravolge ogni piano in casa Red Bull, con Ferrari e Carlos Sainz che ringraziano per una fuga verso la vittoria mai messa in discussione. I guai nella scuderia austriaca sono molto rari, ma quando capitano dal box di Maranello sanno come sfruttarli al meglio, con Sainz che ha fiutato la preda Max Verstappen che tradito dai freni della sua RB20 è stato costretto al ritiro. Un ko, che non avveniva da due anni, che ha reso ancor più di gusto il successo della Rossa, con un Sainz eroico a bordo della SF-24. Col pensiero a due settimane fa e ai giorni di dolore vissuti a letto dopo l'operazione all'appendice che lo hanno costretto a non correre a Jeddah, lo spagnolo torna a sorridere sul gradino più alto del podio che gli mancava da settembre 2023 a Singapore, ultima volta di un "non successo" di Red Bull.
Ed è un sorriso doppio in casa Ferrari, perché al fianco del madrileno si piazza Charles Leclerc, bravo a soffrire e a difendersi sulle McLaren di Norris e Piastri, martelli alle spalle del monegasco che è stato costretto a stringere i denti da metà a fine gara. Una SF-24 che non ha lasciato pienamente soddisfatto il 16 della Rossa, con qualche problema di gestione nello stint intermedio con la hard, ma comunque capace di portare a casa un uno-due Ferrari che mancava addirittura da Bahrain 2022.
Giù dal podio, alle spalle di Norris, il citato compagno di squadra in McLaren Oscar Piastri, "costretto" dall'ordine di scuderia a lasciare il sorpasso facile al britannico perché più forte in pista. In top 5, poi, un mai pungente Sergio Perez che da Melbourne spedisce una cartolina ricordo deludente per Red Bull che senza Max Verstappen in pista è anonima.
A punti anche Fernando Alonso, che con la sua Aston Martin precede Stroll, Tsunoda e Hulkenberg e Magnussen prima di essere penalizzato per venti secondi? Il motivo? L'incidente di Russell nel finale, col britannico che perde la sua W15 andando a muro e cappottandosi all'ultimo giro che ha portato al last lap in virtual safety car. Per la giuria la spagnolo ha frenato con 100 metri di anticipo nella curva 6-7-8, tradendo così l'ex Williams. Alonso, punito con tre punti sulla patente, retrocede così in ottava posizione. Da segnalare anche il ko eccellente targato Lewis Hamilton, a metà gara appiedato dalla sua W15.