La decisione era nell'aria da un po' di tempo. I due week-end cancellati in ottobre erano apparsi troppo anche per gli organizzatori più ottimisti e così, dopo due anni senza disputare nemmeno una gara, la discesa di Zermatt-Cervinia lascia la Coppa del Mondo di sci alpino. La Federazione Internazionale (FIS) ha deciso di sospendere per il momento il progetto non inserendo la gara in vista del calendario 2024/25 e mettendo così un punto definitivo a un'idea difficile da realizzare anche in condizioni migliori.
“FIS, Swiss-Ski e FISI hanno preso la decisione che nessuna gara di Coppa del Mondo di discesa libera avrà luogo a Zermatt-Cervinia nella stagione 2024/25. Anche se tutto fosse a posto dal punto di vista organizzativo, attualmente ci sono così tante questioni fondamentali che riguardano il futuro calendario di CdM al punto che siamo giunti alla decisione di sospendere 'Matterhorn Cervino Speed Opening' dopo un'attenta valutazione, in accordo con tutte le parti interessate. Poiché non sono ancora stati chiariti tutti i dettagli, la comunicazione da parte della FIS non era prevista prima della prossima settimana. In definitiva, spetta al Consiglio prendere la decisione finale e cancellare le gare dal calendario 2024/25” ha commentato il comitato organizzatore guidato da Franz Julen in seguito alle dichiarazioni rilasciate dal presidente della FIS Johan Eliasch alle finali di Saalbach nelle quali si anticipava di qualche giorno l'ufficialità.
Inutili i tentativi di spostare a fine stagione un appuntamento così atteso, ma che sostanzialmente non ha mai visto la luce prima per l'assenza di neve, e poi per il vento e il maltempo che spesso imperversa all'ombra del Cervino. Le due località interessate hanno risposto con un secco "no" alla proposta del comitato organizzatore complice i problemi che si riscontrerebbero sul turismo e sulla ricettività alberghiera a inizio primavera, periodo in cui gli sciatori affollano ancora i pendii italo-svizzeri.
Pronta è arrivata anche la replica della Regione Valle d'Aosta che, attraverso l'assessore allo Sport Giulio Grosjacques, ha spiegato come vi sia in atto "un contratto di cinque anni con il comitato organizzatore" e che lavorera' per avere un "risarcimento sportivo" non appena arrivera' la comunicazione ufficiale della cancellazione dal calendario della Fis. L'obiettivo sarebbe di "valutare con la Fis e la federazione italiana che cosa potremmo organizzare in Valle d'Aosta se questa gara verra' definitivamente cancellata, o se sara' solo una sospensione". Per la Regione l'investimento nell'evento e' di "650 mila euro annui" per il 2022, 2023 e 2024, "su base triennale". Per Grosjacques "la contropartita" non potra' essere una gara di coppa del mondo di sci alpino a La Thuile perché' una richiesta scritta in tal senso dal presidente della Regione e' gia' arrivata la scorsa settimana alla Fis" mentre "nessuna richiesta ufficiale di spostamento a fine stagione e' arrivata".
Non resta quindi far altro che pensare al futuro e valutare eventualmente più in là il ritorno della discesa transfrontaliera, anche se i cambiamenti climatici lasciano poco spazio alla speranza complice anche le drastiche decisioni che la Federazione sarà costretta a prendere nei prossimi mesi.