DALLA SPAGNA

Dani Alves paga la cauzione da un milione e lascia il carcere: in libertà vigilata dopo 14 mesi

L'ex terzino potrà seguire da fuori le sbarre il processo, ma avrà obbligo di firma settimanale. La vittima non ci sta e annuncia il ricorso

Dani Alves ha pagato la cauzione da 1 milione di euro ed è uscito dalla prigione Brians 2 di Barcellona. Dopo 14 mesi e cinque giorni, infatti, il brasiliano è fuori dal carcere da dove potrà ora seguire la conclusione del processo, in attesa della sentenza definitiva. All'ex terzino sono stati congelati i conti (da qui la necessità di chiedere i soldi altrove), sono stati ritirati i due passaporti ed è stato imposto l'obbligo di firma settimanale nonché il divieto a lasciare il territorio spagnolo e ad avvicinarsi a meno di 1 chilometro dalla vittima dello stupro. La donna tramite il suo legale ha affermato che presenterà ricorso contro la decisione del Tribunale provinciale di Barcellona di rilasciare provvisoriamente l'atleta in attesa della sentenza.

Condannato a 4 anni e sei mesi di carcere in primo grado per aver violentato una donna nella discoteca Sutton di Barcellona nel dicembre 2022, l'ex terzino ha abbandonato il penitenziario accompagnato dalla sua legale Ines Guardiola, ed è salito a bordo dell'auto che lo aspettava a pochi metri dalla porta d'uscita. Né lui né la legale hanno rilasciato dichiarazioni.

Due ore prima, il Tribunale di Barcellona aveva confermato che la difesa del calciatore brasiliano aveva pagato la cauzione di 1 milione di euro, e consegnato i suoi due passaporti - brasiliano e spagnolo - come prescritto dalle misure cautelari per il ritorno in libertà vigilata, in attesa della definizione del processo. Ed ha ordinato al magistrato di turno la scarcerazione.

Una decisione che ha lasciato senza parole la vittima dello stupro, che ha affermato che presenterà ricorso. La legale, Ester Garcia, ha inoltre dichiarato che la sua assistita è "molto indignata, disperata e frustrata" per il rilascio del terzino.