Gabigol squalificato due anni per tentata frode ai test antidoping
L'ex attaccante dell'Inter, giudicato colpevole, farà ricorso al TAS. Il caso risale all'aprile del 2023 durante un controllo a sorpresa
Due anni di squalifica per Gabigol: questa la decisione del Tribunale sportivo antidoping brasiliano che ha violato l'articolo 122 del relativo codice antidoping, il quale prevede una pena massima di quattro anni. I fatti risalgono all'8 aprile del 2023 durante un controllo a sorpresa in un allenamento del Flamengo, di qui la decorrenza dello stop che, partendo dallo scorso aprile, arriverà proprio ad aprile 2025 quando, tra l'altro, il contratto dell'attaccante ex Inter (che finirà il 31 dicembre 2024) sarà già scaduto. Gabigol ha annunciato ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport.
Il caso, come detto, risale all'8 aprile 2023, vigilia del match contro la Fluminense, finale del campionato Carioca, quando ci fu un controllo antidoping a sorpresa nel ritiro del Flamengo. Secondo quanto scritto da UoL, Gabigol prima avrebbe insultato i commissari antidoping lamentandosi di essere sempre nel mirino dei controlli, poi avrebbe tentato di nascondere i genitali mentre raccoglieva l'urina (cosa vietata) per poi consegnare il contenitore con l'urina aperto (mentre va consegnato chiuso).
Per questi fatti è stato quindi denunciato per "frode o tentata frode del processo del controllo antidoping", fino alla decisione della squalifica di oggi.