Il mondo dei social si è spaccato in due dopo la decisione del Giudice Sportivo di assolvere Francesco Acerbi per l'assenza di prove riguardanti il proferimento di insulti razzisti a Juan Jesus. In tanti hanno criticato la sentenza con toni molto aspri: "Vergogna", "che schifo", "siamo alla frutta"... Altri invece hanno difeso la decisione di Mastandrea, sottolineando come non si possa condannare nessuno quando a supporto dell'accusa vi sono solamente le parole dell'accusatore: "Nessuno viene condannato in assenza di prove, giusto così".
In generale la reazione più comune è stata di sorpresa, perché dopo giorni e giorni di polemiche e discussioni quasi tutti si attendevano una lunga squalifica. Non a caso chi ha ritenuto sbagliata la sentenza se l'è presa soprattutto con la Lega Serie A e con la Figc, sostenendo che una tale decisione vada in controtendenza con tutte le battaglie portate avanti negli anni dalle istituzioni contro razzismo e discriminazioni: "Così ne risente l'immagine del nostro calcio", il concetto espresso da diversi utenti.
D'altro canto qualcuno fa notare come nei giorni scorsi fosse dilagato un po' di giustizialismo social gratuito, in assenza di immagini o audio che testimoniassero in maniera indiscutibile gli insulti razzisti, sottolineando che per condannare Acerbi fossero necessari almeno dei forti indizi, oltre alla testimonianza di Juan Jesus, non riscontrati dal Giudice.
Anche nel sondaggio di Sportmediaset.it i tifosi si sono divisi sostanzialmente a metà: poco più del 50% ha ritenuto giusto non punire acerbi, mentre poco meno del 50% lo ha ritenuto sbagliato.