GRANDI MANOVRE

Liberty Media si prende la MotoGP: operazione da quattro miliardi di euro

L'operazione potrebbe essere ufficializzato a metà aprile in occasione del GP of the Americas della premier class motociclistica

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© Getty Images

Dopo aver lanciato la Formula Uno verso livelli di consenso planetario mai raggiunti prima, Liberty Media sarebbe sul punto di mettere le mani sulla MotoGP. L'accordo sarebbe stato perfezionato già qualche settimana fa e potrebbe essere annunciato - molto appropriatamente - nel weekend centrale del mese di aprile - quando ad Austin andrà in scena il terzo appuntamento del Motomondiale: il GP of the Americas. Il piano iniziale era addirittura quello di annunciare il buon esito delle trattative prima del GP del Qatar che ha dato il via alla stagione nel secondo fine settimana di marzo.A lanciare quella che è ormai molto più di un'indiscrezione è stato il Financial Times: l'operazione, del valore stimato in quattro miliardi di euro, sarebbe partita oltre un anno fa. Secondo il quotidiano economico inglese però difficilmente l'operazione stessa potrà sfuggire alla lente d'ingrandimento dell'autorità antitrust.

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Secondo il Financial Times, l'offerta di Liberty ha prevalso su quella di Qatar Sports Investments, il fondo di investimento statale che possiede la squadra di calcio del Paris Saint-Germain, e William Morris Endeavor, un'agenzia sportiva americana (TKO) che possedeva anche l'Ultimate Fighting Championship. L'operazione d'altra parte era nell'aria, come le voci riguardanti la messa in vendita di Dorna (proprietaria dei diritti commercialidi MotoGP, WorldSBK e MotoE) da parte del suo attuale proprietario Bridgepoint Capital, che si era recentemente ristrutturato finanziariamente in vista della possibile vendita. La società si è indebitata in modo sostanziale sotto forma di prestiti per pagare dividendi ai proprietari di valute, una tattica commerciale standard in vista di una potenziale vendita.

Dorna è al 39% di proprietà del fondo di investimento Bridgepoint, con il fondo pensione pubblico canadese CPPIB che possiede un ulteriore 31% (venduto da Bridgepoint nel 2012) e la famiglia Ezpeleta proprietaria di maggioranza di un ulteriore 20% dell'attività detenuta da un gruppo di dipendenti attuali ed ex. Il Financial Times evidenzia anche un ostacolo chiave a qualsiasi proposta di vendita: la possibilità di ottenere l'approvazione dell'accordo da parte del commissario per i monopoli dell'UE, una posizione ampiamente influente con il potere di bloccare qualsiasi potenziale acquisizione. Bridgepoint ha acquisito Dorna nel 2006, quando il precedente proprietario CVC Capital Investment è stato costretto dall'UE a metterla in vendita dopo l'acquisizione della F1. 

Se (come appare probabile, vista l'autorevolezza della fonte) l'operazione andasse in porto, Liberty Media darebbe vita ad una sorta di monopolio sulle forme più ricche e prestigiose del motorsport mondiale, con la missione di ripetere nel motociclismo il successo già ottenuto in Formula Uno, replicandone il forma, naturalmente adattato alle specificità della MotoGP stessa. Uno scenario molto complesso e variegato, nel quale rientra anche il ruolo delle ladder classes Moto2 e Moto3.

Così ha commentato l'indiscrezione del Financial Times Claudio Domenicali, AD Ducati:

"Vedo che c'è molta attenzione, questo è sicuramente un bene. La Formula 1 sta facendo benissimo, MotoGP sta facendo altrettanto bene quindi vediamo".  

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