Tatsuki Suzuki ha vinto il GP di San Marino e conquistato la prima vittoria in carriera in Moto3. Il pilota giapponese del team Sic58 ha trionfato proprio sulla pista dedicata a Marco Simoncelli, tenendosi dietro John McPhee e Tony Arbolino. Pesante, in ottica iridata, il k.o. di Canet per un problema tecnico: Dalla Porta (8° al traguardo) resta leader e sale a + 22 sullo spagnolo e + 30 su Arbolino, ormai pienamente in lotta per il titolo.
Corsi e ricorsi che non possono non far emozionare. Il primo successo del team di Paolo Simoncelli era arrivato a Jerez, con Antonelli, sulla pista dove Marco vinse la sua prima gara in carriera. Il secondo è arrivato proprio sulla pista intitolata al Sic. Il merito, questa volta, è tutto di Suzuki. Il "giappo-riccionese" ha dominato 3/4 di gara, si è ritrovato in bagarre negli ultimi giri, ma alla fine l'ha spuntata, conquistando per la prima volta in carriera il gradino più alto del podio.
A fargli compagnia John McPhee e uno straordinario Tony Arbolino, che ha centrato il suo quinto podio consecutivo rientrando prepotentemente in corsa per il Mondiale. Entrambi hanno approfittato di un clamoroso contatto Migno-Ogura all'ultimo giro, solo l'ultimo di una lunghissima serie di incidenti che hanno caratterizzato la gara sanmarinese.
Un pizzico di delusione, sicuramente, per Lorenzo Dalla Porta, che ha chiuso 5°, ma è stato retrocesso in ottava posizione a causa di una penalità di 3 secondi legata al superamento dei limiti del tracciato. Il bottino poteva certamente essere più consistente, nel weekend più nero della stagione per Aron Canet, che resta il suo più vicino inseguitore. Lo spagnolo del team di Max Biaggi è stato tradito da un problema elettronico alla sua KTM, che lo ha costretto al ritiro e al primo "zero" stagionale.
Mentre Suzuki trionfava, il suo compagno di team Niccolò Antonelli viveva una delle domeniche più difficili della sua carriera: il pilota italiano è rimasto coinvolto in un incidente con Celestino Vietti ed è stato travolto dalla moto del connazionale. Esclusi fortunatamente danni cerebrali, al centauro di cattolica è stata però riscontrata una frattura alla clavicola destra e una al polso sinistro. Infortuni che potrebbero tenerlo fuori per un po'.