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Lazio, Tudor: "Non potevo iniziare meglio. Niente fortuna, è frutto del lavoro"

 Il tecnico croato non vuol sentire parlare di fortuna per il gol al 93' e applaude i suoi per il successo ottenuto

@Getty Images

La Lazio di Igor Tudor non molla fino all'ultimo minuto e al fotofinish ringrazia Marusic per il gol del successo. Una prestazione aggressiva, come è sempre stato nell'animo il croato da giocatore che ha vinto la prima in biancoceleste con un gol di Marusic proprio alla Tudor: "È stato un gran gol, da ala vera. Mi ha detto che servivo io per far capire a tutti che era un'ala e non un terzino. Sono contento per la vittoria, se uno può immaginarsi un finale, lo immagina". Su Immobile lasciato in panchina ha poi aggiunto: "Lo sapeva, ma l'ho visto motivato e con tanta fame".

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"Non potevo partire meglio, i ragazzi l'hanno interpretata bene nonostante il poco tempo. Siamo partiti col piede giusto e sono molto felice. Non esiste fortuna o sfortuna, solo lavoro. Il presente è importante, c'è da allenarsi e quello che si vede in campo la domenica è la conseguenza di quanto facciamo in allenamento" ha sottolineato il croato.

Applaudendo più volte i suoi, ribadendo la volontà di ripartire "in modo serio e forte", Tudor ha poi parlato dei singoli: " Kamada ha fatto una gara importante, per le caratteristiche di gioco che voglio mi sembra adatto. È un ragazzo d’oro, è intelligente tatticamente, mi è piaciuta la voglia di andare forte, di soffrire quando serviva. Pian piano aggiungeremo le cose. Dobbiamo mettere pian piano i mattoni per costruire al meglio".

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" Immobile sapeva della panchina, era giusto far partire Castellanos. Lui e Taty sono decisivi, io li devo motivare e loro devono mettere cattiveria e fame. L'ho visto motivato e affamato, vuole sfruttare questi mesi per tante ragioni e ne sono contento.  Felipe Anderson? Duttile e intelligente, non si risparmia mai. Ha qualità nel palleggio e corsa, cosa volere di più? Per me è straordinario".

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