Si godrà il momento, come ha lui stesso ammesso dopo aver travolto la resistenza di Daniil Medvedev in poco più di un'ora, consapevole che nonostante gli elogi, gli applausi, i complimenti sinceri di icone del tennis come Serena Williams, rimasta estasiata dal suo gioco 'over the top' ("Sei incredibile, avrei voluto il tuo dritto"), è possibile andare ancora oltre e giocare meglio di così. Jannik Sinner, sotto il sole tiepido di Miami, si prepara nella domenica di Pasqua (inizio alle ore 21, meteo permettendo), a scrivere un'altra pagina della sua storia incredibile e amata da tutti, esplosa in maniera fragorosa poco meno di un anno fa. Ed è pronto ad alzare ancora di più la sua asticella. In caso di successo in finale all'Hard Rock Stadium contro il bulgaro Grigor Dimitrov, si isserà al secondo posto nel ranking mondiale, superando Carlos Alcaraz.
Per il tennista azzurro si tratta della terza finale al Masters 1000 di Miami, nel 2021 perse dal polacco Hubert Hurkacz, lo scorso anno proprio da Medvedev e ora si troverà di fronte un 32enne, numero 12 del ranking, che sta vivendo una seconda giovinezza. Dopo aver dato una lezione di tennis a Alcaraz, il ragazzone di Hashovo, non molto lontano dal confine turco e greco, ha voluto esagerare, eliminando anche il tedesco numero 5 del ranking dopo una battaglia di oltre due ore e 40' di gioco con il punteggio di 6-4, 6-7, 6-4. "Il lavoro non è ancora finito", ha proclamato Dimitrov alla fine del match con Zverev, lanciando dunque un messaggio chiaro a Sinner che non sembra però farsi troppo condizionare dalle frasi ad effetto di suoi avversari. Jannik sa il fatto suo, è in totale fiducia soprattutto su un colpo chiave come il servizio, sul quale l'altoatesino ha mostrato grandi miglioramenti. Lo ha sottolineato lo stesso Medvedev, stordito dalla ferocia agonistica dell'azzurro, presente su ogni colpo senza mai arretrare o mollare la presa.
La frase gonfia di frustrazione rivolta dal russo al suo coach doppio l'ennesimo colpo andato fuori bersaglio - "Vieni tu, guarda se ci riesci" - racconta più di mille analisi sulla crescita esponenziale dell'allievo di Vagnozzi e Cahill che si gioca la sua quarta finale in un 1000. Dopo quella vinta in Canada a Toronto nell'agosto del 2023, battendo in finale l'australiano Alex De Minaur, ha disputato quelle del 2021 e 2023 a Miami. Ora non intende steccare. C'è la gloria da prendersi, un numero due da cucirsi sul petto e quella voglia di dimostrare che si può giocare ancora meglio di così, avvicinandosi sempre più a quel confine chiamato perfezione.