TENNIS

Sinner e l'incognita terra rossa: basterà migliorarsi per superare Djokovic in vetta alla classifica ATP

L'azzurro deve difendere soltanto 585 punti dello scorso anno a fronte dei 2315 del serbo che al termine del Roland Garros potrebbe vedersi sorpassato dall'azzurro

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Battere Grigor Dimitrov reduce dalle vittorie su Carlos Alcaraz e Aleksander Zverev è stata l'ennesima conferma che Jannik Sinner è pronto per spiccare il volo nel tennis mondiale. A soli ventidue anni ha già conquistato un torneo del Grande Slam, due Masters 1000, una Coppa Davis e centrando ventuno successi su ventidue partite disputate nel 2024, numeri da far paura a chiunque, soprattutto a Novak Djokovic che ora inizia a tremare in vetta alla classifica ATP. Ora però arriva un'insidia ben più pericolosa del bulgaro tornato in grande forma, quella terra rossa indigesta sinora al campione di Sesto Pusteria

Il fuoriclasse azzurro è reduce da un 2023 sottotono su un terreno tradizionalmente favorevole agli italiani caratterizzato soltanto da una semifinale al Masters 1000 di Montecarlo, preludio di un lungo calo culminato con l'eliminazione al secondo turno al Roland Garros. Paradossalmente un punto a favore per il talento bolzanino che dovrà difendere pochi punti nella graduatoria mondiale rispetto al serbo, vincitore a Parigi dodici mesi fa, ma che al tempo stesso lo costringerà a crescere su quello che rappresenta il suo punto debole.

Per adattarsi al nuovo terreno, complice anche il jet-leg, avrà tempo soltanto dieci giorni prima di scendere in campo al secondo turno del Principato, divenuto da qualche tempo casa sua. Secondo la tabella stabilita con Darren Cahill e Simone Vagnozzi il ritorno agli allenamenti è fissato per giovedì 4 aprile, sei giorni prima dell'esordio sotto lo sguardo attento del principe Alberto, troppo poco per pensare di ribaltare la modalità di gioco.Servirà quindi un'ampia dose di maturità e la capacità di sfruttare le sconfitte del passato come grimaldello per lanciarsi in un futuro ancora tutto da scoprire.

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Guardando il calendario Sinner dovrà difendere 360 punti a Montecarlo a fronte dei 90 di Djokovic, mentre quasi sicuramente perderà i 90 punti di Barcellona complice un'assenza già confermata e dove il serbo ha tutto da guadagnare vista l'assenza nel 2023. Da lì però potrebbe iniziare la vera rimonta dell'azzurro che sarà al via del Masters 1000 di Madrid dove guadagnerà senza dubbio terreno visto che lo scorso anno non si presentò al via così come il diretto avversario che però dovrà cedere 45 punti ottenuti all'ATP 250 di Banja Luka. A Roma Sinner non andò oltre gli ottavi per un totale di 90 punti che, davanti alla spinta del pubblico amico, si potrebbero moltiplicare a dispetto di Djokovic che ne ha incamerati il doppio con i quarti. La sfida decisiva si disputerà sui campi di Parigi dove Sinner non andò oltre il secondo turno con i suoi 45 punti portati in dote contro la vittoria finale del 36enne di Belgrado che si aggiudicò un bottino sostanzioso di 2000 punti.

Sommando il tutto emerge come lo scorso anno sulla terra rossa Sinner riuscì a conquistare 585 punti rispetto ai 2315 di Djokovic per un gap di 1730 punti, un divario decisamente più ampio rispetto alle 1025 lunghezze che li separano attualmente. Fondamentale sarà quindi migliorarsi e sperare in qualche scivolone dell'avversario per presentarsi a giugno da numero uno del globo. 

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In questo gioco al rialzo non va dimenticato Carlos Alcaraz che è stato sì sorpassato da Sinner, ma si trova comunque a 65 punti dal numero 2. Il contro-sorpasso dopo Montecarlo è possibile visto che l'iberico non si presentò lo scorso anno, tuttavia c'è una "cambiale" pesantissima da riscuotere come i 500 punti provenienti dalla vittoria a Barcellona e salvabile soltanto in caso di partecipazione al torneo catalano. Qualora dovesse seguire la falsa riga di Sinner e Djokovic e puntare tutto su Madrid, il murciano rischierebbe di veder ampliare la distanza rispetto all'altoatesino senza che i due scendano in campo. Un altro punto a suo sfavore è rappresentato dalla competizione prevista nella capitale spagnola dove Alcaraz sarà costretto a ripetersi per mantenere i 1000 punti ottenuti nel 2023. Anche una sconfitta in finale potrebbe costare carissima a fronte di un Sinner che lì ha solo da guadagnarci. L'unico modo per mantenere la testa fuori dall'acqua sarebbe far meglio del bolzanino agli Internazionali d'Italia dove lo scorso anno non si spinse oltre il terzo turno con i suoi 45 punti per poi puntare dritto alla finale al Roland Garros per migliorare i 720 punti colti con la semifinale dell'ultima edizione.

Un'impresa alquanto complicata per Alcaraz che, complice qualche scivolone di troppo nelle prime fasi del 2024, dovrà salvaguardare un bottino di 2265 punti con un differenziale di 1680 lunghezze rispetto al fuoriclasse tricolore che, senza dover fare sforzi eccessivi, potrebbe guardare all'amata erba e, più in là, alle Olimpiadi con lo spagnolo a distanza di sicurezza. Sempre che a quel punto alle sue spalle non vi sia Novak Djokovic. 

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Jannik Sinner - numero 2 (1 aprile 2024)

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