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L'Inter non è ripartita semplicemente perché non si è mai fermata: Inzaghi fa 100

 I nerazzurri sempre a +14 sul Milan: con Lautaro e Thuram appannati, ci pensa il collettivo

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Nessuna ripartenza, semplicemente perché non c'era mai stata alcuna fermata. Al massimo, se proprio vogliamo, il pari con il Napoli era stato un piccolo rallentamento in una marcia forsennata a ritmi folli. A ogni modo, dopo la pausa nazionali i cui vuoti sono stati colmati dalle più o meno consuete speculazioni extracampo, la ripresa ha rivisto l'Inter tornare forte del suo +14 sul Milan, addirittura +20 sulla Juve. Niente Thu-La contro l'Empoli? Ci hanno pensato Dimarco e Sanchez, assist di Bastoni (il terzo consecutivo nelle ultime tre partite di Serie A) e Dumfries. La forza del collettivo, insomma. Se il singolo è appannato, il gruppo supplisce: in alcuni protagonisti di questa lunga cavalcata è sembrata in effetti mancare brillantezza, la settimana lunga sarà utile a ritrovarla. In primis, si diceva, Lautaro e Thuram: manca il gol al primo (lo ha cercato con ostinazione senza però rendersi veramente pericoloso), spunto e velocità consueti al secondo. Con loro anche Calhanoglu è parso in debito di ossigeno, nulla da dire invece per Barella e l'intramontabile Mkhitaryan.

Ora mancano 11 punti all'aritmetica: 11 punti su 24 ancora disponibili, sempre che il Milan faccia en-plein. Ad Appiano non si fissano date, è chiaro tuttavia che fa gola il derby del 22 aprile: prima però, per poterci per lo meno provare, ci sono da superare Udinese e Cagliari, in lotta per la salvezza, ostacoli tutt'altro che agevoli. In silenzio perché afono, Inzaghi riparte subito senza staccare il piede dall'acceleratore: ieri sera ha centrato la vittoria numero 100 con l'Inter (cento successi in 150 partite!), un traguardo intermedio che non ha certo distolto l'attenzione da quello finale, l'unico che conta. La seconda stella.

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