Una vera e propria metamorfosi, almeno nella ripresa. La Juventus si riscopre umile, determinata e orgogliosa nella semifinale di Coppa Italia tornando per un tempo quella di inizio stagione. E non è un caso se torna a vincere con una doppietta dei suoi assi Chiesa-Vlahovic, nuovamente sugli scudi. Il profumo della coppa ha trasformato i bianconeri che, davanti alla possibilità di alzare un trofeo, hanno ritrovato le giuste motivazioni tornando finalmente squadra. Allegri respira e, dopo il mea culpa nel post gara, guarda avanti: "Adesso c'è da sistemare il campionato".
Fischiata ancora una volta dai tifosi presenti all'Allianz all'intervallo, la Juve ha mostrato di avere anima e organizzazione nel secondo tempo: il palleggio è migliorato e, complice una Lazio colabrodo in difesa, Chiesa e Vlahovic hanno banchettato negli spazi. Si è assistito a una piccola rinascita, anche se per archiviare definitivamente il periodo buio c'è la necessità di ritrovare lo slancio giusto pure in campionato. Intanto, aspettando il ritorno di Coppa Italia programmato per il prossimo 23 aprile, la finale sembra assai più vicina.
La Juventus è ripartita dal bagno di umiltà di Allegri che, davanti alle telecamere, si è assunto le chiare responsabilità del periodaccio che ha complicato la stagione bianconera: "Il momento negativo che è dipeso da tutti, ma in primis da me". Un'ammissione importante per ripartire uniti in quest'ultimo scorcio di stagione. Col Bologna dietro di appena due punti, il livello di attenzione in ottica Champions è tornato alto: la situazione va "sistemata". Come? Ritrovando continuità in campionato, sebbene il calendario non aiuti, visto che i prossimi impegni saranno con Fiorentina, Torino, Cagliari, Milan e Roma. La strada è in salita, ma la vera Juve, quella vista in Coppa Italia, è consapevole di poter superare quasi tutti.