I numeri non sono certo quelli degli anni d’oro, ma per salire sul gradino più alto del podio di Valtellina Orobie bisogna pure sempre essere scialpinisti di un certo livello. La super classica del Pizzo Meriggio (panoramica cima da 2348 metri che incombe sulla città di Sondrio) è giunta il giorno di Pasquetta (lunedì 1. aprile) alla sua trentasettesima edizione. Dopo il primo rinvio per elevato pericolo valanghe, le copiose piogge del weekend pasquale hanno scoraggiato gli indecisi, assottigliando il campo dei partenti. Onore al merito dei presenti naturalmente e una ulteriore nota di merito per il comitato organizzatore della Polisportiva Albosaggia (un’istituzione nel mondo dello skialp) che, nonostante la pioggia che ha compromesso l qualità del terreno di gara, è riuscito a mantenere l’impegno, mandando ugualmente in scena (e in porto) la finale del circuito di Coppa Alpi Centrali. Alla chiamata della Polisportiva sondriese hanno risposto presente i big di casa, ma anche altri professionisti della disciplina. Tanto che a farla da padrona sia in gara-uomini che in gara-donne sono stati gli atleti (azzurri!) del Centro Sportivo Esercito.
scia
(In collaborazione con Maurizio Torri/Sportdimontagna)
Dopo giorni di sopralluoghi alla ricerca del tracciato perfetto, il meteo ci ha messo lo zampino, costringendo Massimo Murada e il suo staff di tracciatori al classico “piano B”. Valtellina Orobie 2024 è quindi andata in scena su un percorso ad anello con diverse salite - tutte da affrontare con gli sci nello zaino - e la classica discesa del pistone dove lo zig zag tra i larici ha permesso di fare la differenza.
Al maschile, dopo un forcing durato per buona parte di gara, il campione di casa Michele Boscacci e il suo compagno di squadra e di Nazionale Davide Magnini hanno deciso di prendere troppi rischi in vista degli ultimi appuntamenti della stagione internazionale. Il beniamino di casa Boscacci ha così circostanziato il "patto di non belligeranza":
“Le finali di Coppa del Mondo a Cortina e la Patrouille des Glaciers, valevole per l’assegnazione del titolo iridato long distance bussano ormai alle porte. Per questo io e Magnini abbiamo preferito non esagerare sull’ultima discesa. Ci siamo però dati battaglia per gran parte della gara. In salita il livello era simile, in discesa guadagnavo qualcosa ma sull’ultima non ce la siamo sentiti di rischiare e siamo arrivati insieme al traguardo”.
Per Boscacci e Magnini successo ex-aequo quindi con il tempo finale di un’ora, 12 minuti e 27 secondi, performance sufficiente per tenere a… debita distanza il più giovane alfiere dell’Esercito Rocco Baldini, al traguardo con un ritardo di quattro minuti e 16 secondi. Dopo il trio del CS Esercito, l’ordine d’arrivo della top ten prosegue con Alessandro Rossi (ASD Sportiva Lanzada), Filippo Beccari di Bela Ladinia, Gabriele Bardea (ASD Sportiva Lanzada), Riccardo Boscacci e Simone Murada di Polisportiva Albosaggia, Matteo Corazza (SC Valtartano) e Manuel Negroni (SC Gromo).
Un nome su tutti in gara-donne: Alba De Silvestro. Guadagnato un discreto margine già sulla seconda salita, la campionessa italiana in carica ha gestito sino al traguardo di località Campelli, a monte del centro abitato di Albosaggia, alle porte (sud) del capoluogo Sondrio. Sintetico ed efficace il suo commento finale, che sottolinea l'impegno del comitato organizzatore:
“Correre in casa è sempre un piacere ma oggi più che mai vorrei fare i complimenti alla Polisportiva Albosaggia. Nonostante il meteo hanno tracciato un percorso alternativo vario, valido e con discese tutt’altro che banali”.
Per De Silvestro (veneta di nascita ma valtellinese d’adozione-è la moglie di Michele Boscacci), crono finale da un’ora, 15 minuti e 35 secondi che ha permesso di fare la differenza nei confronti dell’altra campionessa di casa Giulia Murada, al traguardo con un ritardo di tre minuti e 35 secondi dalla vincitrice, nonché compagna di squadra nel CS Esercito e in tante gare internazionali, come la recente Piera Menta che Alba&gGiulia hanno concluso al secondo posto dietro alle imprendibili Axelle Gachet-Mollaret ed Emily Harrop. Come tra gli uomini, podio con le stellette anche al femminile, grazie al terzo posto di Giulia Compagnoni in un’ora, 20 minuti e 51 secondi. Addirittura quattro su quattro per il Centro Sportivo Esercito con Silvia Berra, mentre Claudia Titolo dello Sci Club Corrado Gex di Arvier (Valle d’Aosta) ha sigillato la top five femminile.
In gara a Valtellina Orobie 2024 anche le categorie giovanili, tra le quali sono stati i talenti local di Polisportiva Albosaggia e quelli “dirimpettai” dello Sci Club 13 Clusone a fare incetta di passaggii sul podio, con alcune… importanti eccezione. Ad iniziare dagli Under 20 Juniores, categoria che ha visto il successo di Erik Canovi (GS Fiamme Gialle) al maschile e al femminile quello di Caterina Cioccarelli della Polisportiva Albosaggia, società alla quale appartengono anche Lorenzo Milesi e Olga Corti che hanno prevalso nella classifica Under 18 Cadetti. In gara Under 16 Cadetti podio alto per Alex Vavassori (Polisportiva Albosaggia) e Sofia Bortolotti dello Sci Club 13 Clusone.
Tra gli Under 14 Allievi l’hanno spuntata Simone Tomasoni di Presolana Pora e Caterina Carissimi (SC 13 Clusone), mentre il compagno di squadra di quest'ultima Davide Milesi e Valeria Bellero di Polisportiva Albosaggia hanno svettato nella classifica Under 12 Ragazzi.