Capitani. Miti, esempi, bandiere. Questo il titolo dell'ultimo libro di Gianfelice Facchetti, dedicato a chi ha fatto di una fascia al braccio il simbolo di un’appartenenza. A partire, idealmente, da suo padre, un esempio di attaccamento alla maglia che assomigliava tanto a una missione. Come il grande Giacinto, leader silenzioso ma così carico di carisma da incutere rispetto a compagni e avversari, altri esempi di capitani che se ne sono andati troppo presto, come Di Bartolomei, Signorini, Scirea e Picchi.
Gianfelice riesce a non scadere nel più scontato dei sentimenti: la nostalgia. Certo, il concetto di bandiera non c'è più, ora vale tutto in nome del professionismo, ma non c'è dubbio che l'amore per la maglia sia rimasto intatto, in molti casi, anche in tempi recenti. Paolo Maldini, per esempio, ricordato in un capitolo dedicato alla sua dinastia che parte dal padre Cesare, Alessandro Del Piero, Javier Zanetti o Francesco Totti, così ingombrante da diventare il simbolo di una città intera. Eterna, oltretutto.
L’aspetto bello del libro è che si spazia da leggende come Puskas, Jasin, Charlton, Beckenbauer, i Mazzola (Valentino e Sandro), Roberto Baggio, Zola, Boniperti e Zoff, a simboli di città come Antognoni e Totonno Juliano, per arrivare a giocatori quasi sconosciuti ma comunque mitici, come il primo capitano della Nazionale Francesco Calì, Stefano Argilli (trascinatore del Siena della doppia promozione dalla C alla A) e Luigi Barbesino, del Casale anni '10 del secolo scorso. Un libro da non perdere.
Titolo: Capitani. Miti, esempi, bandiere
Autore: Gianfelice Facchetti
Editore: Piemme
Collana: Saggi PM
Anno edizione: 2024