Ivan Gazidis e Giorgio Furlani, ex e attuale amministratore delegato del Milan indagati dalla Procura di Milano per "ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza" nell'indagine sulla compravendita da parte di RedBird del club rossonero dal fondo Elliott, saranno a breve interrogati dal procuratore della Figc Giuseppe Chinè. Quest'ultimo, come riporta La Gazzetta dello Sport, è costantemente in contatto con i pm lombardi e ha intenzione di chiedere nuove carte per definire al meglio la situazione.
Chinè finora ha ricevuto infatti solo le 12 pagine di decreto di perquisizione e adesso spera di avere qualcosa di più dettagliato, tra cui magari l’analisi del contenuto dei device sequestrati a Gazidis e Furlani.
A livello sportivo, l’obiettivo è quello di appurare che al momento del passaggio di proprietà non siano state taciute informazioni necessarie alla Co.A.P.S. (Commissione Acquisizione Partecipazioni Societarie) per accertare in particolare i requisiti di onorabilità e solidità finanziaria dei futuri proprietari. La questione è definita dall’articolo 20 bis delle NOIF che regola “Acquisizioni e cessioni di partecipazioni societarie in ambito professionistico”, le cui eventuali sanzioni si rifanno all’articolo 32 del Codice di giustizia sportiva, che prevede anche una penalizzazione. In caso di condanna, la penalizzazione ricadrebbe sul prossimo campionato, visto che non ci sono i tempi tecnici per applicarla nel torneo in caso. È scontato, infatti, che il Milan farebbe ricorso in caso di colpevolezza.
Dopo le perquisizioni a Casa Milan e l'apertura dell'indagine, RedBird ha gettato acqua sul fuoco e con un comunicato ha annunciato la regolarità della compravendita del club. "RedBird Fund IV e i suoi investitori possiedono il 99,93% di AC Milan; il restante 0,07 è in mano a singoli azionisti italiani tifosi di lunga data del Club. L’idea che RedBird non possieda e non controlli l’Ac Milan è assolutamente falsa ed è contraddetta da tutte le prove e i fatti. Quando abbiamo assunto il controllo del Club dopo il closing, Elliott ha fornito un prestito a RedBird con scadenza a tre anni e nessun diritto di voto. Il nostro obiettivo è riportare il Milan ai vertici della serie A e del calcio europeo, tutto il resto toglie tempo al raggiungimento di questo obiettivo. Non sono in corso discussioni con alcun investitore che potrebbe esercitare un controllo sul Club. RedBird è il proprietario di controllo di AC Milan e tale rimarrà".